IL “TERMOMETRO” DEI SONDAGGI POLITICI: LO STALLO AL VERTICE, IL CONTRO-SORPASSO DI SALVINI E LA CRISI DEL TERZO POLO
Neanche nel momento di massimo “calo” di Fratelli d’Italia il divario con il Partito Democratico sembra ridursi di molto: il “Termometro Politico” sugli ultimi sondaggi politici della settimana conferma ulteriormente questo trend, con una lieve discesa di Giorgia Meloni e la contemporanea risalita di Elly Schlein dopo le Regionali, ma senza che gli equilibri al vertice dei partiti politici si smuova chissà di quanto.
Lo “stallo” è anche molto determinato da un 40% circa di astensione fissa che attanaglia la politica italiana ormai da anni: al netto di questo, i sondaggi politici raccolti tra 26 e il 28 novembre 2024 riportano una distanza di circa 6% tra FdI e Pd, rispettivamente posizionati al 29,3% e al 23% su scala nazionale. Al terzo posto resta in lieve risalita il M5s di Giuseppe Conte, alle prese in questi giorni con la seconda votazione della Costituente dopo il ricorso del Garante Beppe Grillo: il 10,6% tiene a breve distanza tanto Salvini quanto Tajani, nuovamente coinvolti in un contro-sorpasso attivo ormai da mesi. Ad oggi i sondaggi politici del “Termometro” mostrano un 8,6% per la Lega e un 8,5% per Forza Italia: in coda resta al 6,6% l’AVS di Fratoianni, Bonelli e Salis, mentre la crisi dell’ex Terzo Polo non sembra vedere luce in fondo al tunnel (con conseguenze importanti anche per lo sviluppo del Campo Largo).
M5S ANCORA NEL CAOS: CONTE NON PERDE MA LE ISTANZE DI GRILLO CONVINCONO IL 30% DEGLI ELETTORI. COSA DICONO ANCORA I SONDAGGI POLITICI
Azione di Calenda non va oltre al 2,9% mentre Renzi con Italia Viva galleggia sul 2,4%, lasciando a PiùEuropa con il 1,8% la palma della “terza gamba” dell’area liberale-centrista: i sondaggi politici del Termometro Politico questa settimana indicano una crescita del partito di Maurizio Lupi, fresco di rebranding del logo e delle cariche interne. Noi Moderati vale un 1,2% all’interno del Centrodestra, appena sotto l’1,4% di Rizzo con Democrazia Sovrana Popolare e l’1,3% di Santoro con Pace Terra e Dignità, mentre è nettamente davanti allo 0,6% di Sud Chiama Nord.
A chiudere la rassegna quotidiana dei sondaggi politici un altro breve focus sul M5s è d’obbligo: il “funerale” celebrato da Grillo alla sua creatura politica sfocerà in un annuncio al termine delle votazioni “bis” sulla Costituente 5Stelle, che dovrebbero confermare un partito ormai pienamente in mano a Conte (per sondaggi politici e voti concreti). Il Garante spinge per tenere simbolo e nome così da costringere l’ex Premier eventualmente ad farsi un suo partito, in uno scontro formale e burocratico destinato sul lungo periodo a costare probabilmente consenso e pazienza nell’elettorato rimasto in casa 5Stelle. A domanda secca agli elettori intervistati dal “Termometro” emerge come un 30% complessivo sta con le istanze di Beppe Grillo: l011% ritiene che il M5s doveva rimanere un partito radicale guidato dall’ex comico, mentre il 18% sottolinea che il partito in mano a Grillo sarebbe rimasto forte nonostante un fisiologico calo di consensi sul lungo periodo. Da ultimo, il 31,4% sottolinea come il M5s ormai sia un partito come tutti gli altri e che la proposta di Grillo non sia in linea coi tempi, mentre il 30,3% rileva che il calo del M5s sia dovuto dai programmi proposti non all’altezza delle esigenze dei cittadini.