LE INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI PIEPOLI DOPO IL CASO SANGIULIANO: CENTRODESTRA IN SALUTE, LE DIMISSIONI NON “PESANO”

Il nuovo Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha fatto il suo esordio ieri al Question Time in Parlamento ringraziando l’operato del dimissionario Sangiuliano in un Governo, quello di Giorgia Meloni, che secondo i primi sondaggi politici raccolti dopo il “caso Boccia” non sembra aver patito molto in termini di consensi l’affaire che ha portato alle dimissioni dell’ex direttore del Tg2. Nelle intenzioni di voto realizzate dal 9 all’11 settembre dai sondaggi politici dell’istituto Piepoli per “Il Giornale” da FdI alla Lega passando per Forza Italia, nessuno ha perso terreno nei giorni caldi del caso Sangiuliano-Boccia: mentre l’iter giudiziario e mediatico prosegue (ancora ieri l’ultima “puntata” con la rivelazione delle richieste fatte da Maria Rosaria Boccia alla trasmissione di Bianca Berlinguer prima di optare per non farsi intervistare), ecco gli “effetti” avuti sui consensi del Centrodestra.



In sostanza sono pressoché nulli, dato che Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni resta ancorata al 28,5% come nei precedenti sondaggi raccolti sempre da Nicola Piepoli, così come Forza Italia di Tajani rimane saldo all’8,5%: la Lega di Salvini compie addirittura un balzo in avanti guadagnano netto lo 0,5% in pochi giorni e pareggiando le preferenze degli alleati-rivali di FI appena sotto il 9% dei consensi nazionali. Con Noi Moderati di Lupi all’1% si chiude il cerchio di una coalizione che non sembra aver pagato “molto” in termini di fiducia nel pieno del caso Sangiuliano: a domanda specifica fatta dai sondaggi politici di Piepoli sull’opportunità di dimettersi o meno, il 67% è concorde con la scelta fatta dall’ex Ministro (62% Centrodestra, 83% Centrosinistra, 79% M5s). Così anche la fiducia nell’operato e nelle scelte della Premier Meloni non sembra perdere terreno dall’affaire Boccia-Sangiuliano: Meloni resta al 43% stabile di fiducia secondo questo ultimo sondaggio.



CAMPO LARGO E NODO RENZI: I SONDAGGI POLITICI ALTALENANTI PER IL CENTROSINISTRA

Cambiando sponda politica, i sondaggi politici per “Il Giornale” confermano l’andamento di questi ultimi mesi post-Europee 2024: il Pd di Schlein galleggia tra un minimo di 22% e un massimo di 25% come consenso, con Conte ormai lontanissimo e impegnato nel futuro prossimo del suo partito vista la lotta con il Garante Beppe Grillo; nell’ex Terzo Polo la bagarre sotto il 3% è potente e tutto dipenderà da chi/quanti si sposteranno nel “campo largo” per provare a contrastare il Centrodestra a guida Meloni.



Osservando da vicino i dati dei sondaggi politici Piepoli emerge un Pd ancora al 22,5% stabile, con Schlein che “doppia” di fatto il M5s di Conte pur in ripresa all’11,5%: cala dello 0,5% l’Alleanza Verdi-Sinistra, scivolata fino al 6%, mentre Azione di Calenda mantiene un vantaggio su Italia Viva di Renzi sempre di 1 punto percentuale (3 vs 2%), entrambi però in calo perenne secondo i sondaggi politici di Piepoli. Con una fetta di indecisi e astenuti sempre piuttosto alta al 32%, il “campo largo” ora alla prova delle urne a livello locale con le Elezioni Regionali in Liguria a fianco del dem Andrea Orlando dovrà capire come superare i veti interni (Conte vs Renzi) e le ritrosie di un’elettorato che ad esempio, citando il caso di Renzi, vede il partito in sostegno alla giunta di Genova del sindaco Bucci e al contempo nel “campo largo” contro lo stesso Bucci per le Regionali. Proiettata a livello nazionale la tematica sarà tutt’altro che banale nei prossimi mesi/anni.