LE INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI TECNÈ: FDI +9% SUL PD, LEGA SOTTO IL 9%

Di poco sopra la “Supermedia” dei sondaggi politici calcolata la scorsa settimana, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni resta anche all’inizio di questi 7 giorni che porteranno verso le Elezioni Regionali in Sardegna il primo partito per distacco del Paese. Osservando le intenzioni di voto Tecnè, per FdI si conferma una trend non in grande crescita per questi primi due mesi dell’anno ma resta comunque ad oggi ancora avanti di 9-10 punti percentuali ai diretti avversari del Pd, con il M5s che ancora resta attorno al 16% e non impensierisce per il momento i dem all’interno del Centrosinistra.



Entrando nelle pieghe dei numeri effettivi, i sondaggi politici raccolti da Tecnè lo scorso 13 febbraio mostrano il partito della Presidente Meloni in testa con il 28,4% delle preferenze, davanti nettamente al Pd di Schlein che insegue al 19,8% su base nazionale: al terzo posto staccato di 3% dai dem troviamo ancora il M5s di Conte, in stallo sostanziale al 16,2%. Per gli alleati di Governo di FdI continua il “sorpasso-controsorpasso” tra Forza Italia e Lega, avversarie nelle prossime Elezioni Europee di giugno rispettivamente con PPE e ID: ad oggi, secondo i sondaggi Tecnè, Tajani raccoglie il 9,1% contro l’8,2% di Salvini. In coda, Azione di Calenda non va oltre il 3,9%, AVS resta al 3,8%, Italia Viva di Renzi vale il 3% e PiùEuropa il 2,4%.



FIDUCIA MELONI E PROTESTE IN UE: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI

Restando per un attimo ancora sui sondaggi politici analizzati da Tecnè a fine scorsa settimana, è stato chiesto agli elettori intervistati la fiducia ad oggi in merito alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo i tanti dossier delicati avviati in questo inizio 2024: ad oggi, il 44% continua a confermare consenso e fiducia per la leader FdI, mentre il 50,6% complessivamente raccoglie i poco convinti e i decisi avversari del Centrodestra.

Per chiudere la nostra rassegna quotidiana sui sondaggi nazionali, consideriamo le ultime analisi svolte da Demopolis per La7 lo scorso 13 febbraio, dedicate alla protesta clamorosa dei trattori agricoli in tutta Europa, Italia compresa. Se infatti il 75% degli italiani si dice dalla parte degli agricoltori nelle proprie rimostranze contro Governi ed Unione Europea, è ancora più interessante il dato riferito alla considerazione per il Green Deal Ue, la maxi agenda verde dell’Europa di questi anni: qui infatti il 38% ritiene la corsa green un processo necessario e non più prorogabile, mentre il 43% ritiene siano politiche da ripensare completamente per tempi e modalità; il 19% infine definisce il Green Deal Ue come un «processo sbagliato e da interrompere subito».