I SONDAGGI POLITICI SWG: PD E FORZA ITALIA CALANO NELLE INTENZIONI DI VOTO, VOLANO FDI E M5S

Con la corsa alle Europee ormai ufficialmente iniziata – e alle porte dell’ufficializzazione delle candidature di Meloni, Schlein e Tajani – i sondaggi politici Swg scandiscono come sempre l’inizio della settimana politica, questa volta segnata da “trend” piuttosto significativi (e per alcuni quasi traumatici). Le intenzioni di voto presentate lunedì sera dal TgLa7 mostrano un aumento netto per Fratelli d’Italia e 5Stelle, mentre è pesante il crollo del Partito Democratico che perde lo 0,4% in una sola settimana nel pieno del caos candidature (e inchieste) a Bari e in Puglia: rispetto agli scorsi sondaggi politici Swg, Calenda diventa il settimo partito ad oggi in grado di superare la soglia di sbarramento fissata dal sistema elettorale delle Elezioni Europee.



Entrando ora più nelle pieghe dei singoli numeri, FdI di Giorgia Meloni recupera molto terreno nei consensi questa settimana tornando sopra il 27% e recuperando lo 0,3% di preferenze in soli 7 giorni: il Pd di Schlein invece, impelagato nelle vicende complesse di candidature in Ue e per le Amministrative, cala al 19,4%. Balzo in avanti del M5s di Giuseppe Conte nel suo tentativo di dominare il “campo largo” dopo il voto di giugno: al 16% i grillini di fatto quasi doppiano la Lega di Salvini, in calo all’8,6% su scala nazionale. Dopo l’accordo con Noi Moderati per le Europee, non migliora la posizione di Forza Italia che resta dietro al Carroccio (seppur di poco) con l’8,4% di consensi raccolti questa settimana. Chiudono i sondaggi politici per TgLa7 la lista di Renzi e Bonino – Stati Uniti d’Europa – stabile al 5,2%, mentre aumenta il dato di Azione-Calenda al 4,2% sopra la soglia di sbarramento: Verdi-Sinistra al 4,1%, Libertà di De Luca 1,9%, Pace Terra e Dignità di Santoro all’1,8% e Democrazia Sovrana Popolare di De Magistris chiude all’1,4%. Secondo le interviste raccolte tra il 10 e il 15 aprile, gli elettori hanno manifestato indecisione/astensione nel 28% dei casi, dato in calo dell’1% rispetto alla scorsa settimana.



CASO BARI, LE INDAGINI MODIFICANO LE ELEZIONI? I SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA

Tornando un momento sulla situazione interna nel Pd, le valutazioni dei sondaggi politici dell’intero periodo – ricordiamo che nell’ultima Supermedia YouTrend della scorsa settimana i dem erano dati in netto calo sotto la soglia del 20% – sono inevitabilmente “condizionate” dai tanti casi giudiziari emersi tra Bari e Torino con coinvolti esponenti eletti e con ruoli di potere nel Partito Democratico. La Segretaria Schlein, nonostante le forti fibrillazioni con i rivali-alleati del M5s, ancora ieri ha ribadito che il “campo largo” «non è morto», ma ammette i tanti problemi esistenti.



Oltre al peso politico di non trovare ancora un candidato unitario a Bari (si profila la corsa da “separati” con il dem Vito Leccese e l’avvocato grillino Laforgia), il tema giudiziario è tutt’altro che in secondo piano: stando agli ultimi sondaggi politici condotti da Euromedia Research per “Porta a Porta” dello scorso 14 aprile, vi è un 50% di elettorato che ritiene le indagini annunciate dalla Commissione Antimafia sui fatti di Bari come fattore di cambiamento per le prossime Elezioni Comunali di giugno. In particolare, il 18,5% considera come «molto significativi» i cambiamenti che emergeranno dalle inchieste di Bari con conseguenze sulle Amministrative, mentre il 31,8% considera problematico ma non “drammatico” l’effetto di queste indagini sulle Elezioni. Per un 30% invece di intervistati non vi sarà alcun cambiamento dopo le indagini sul voto per il sindaco che succederà al dem Antonio Decaro.