L’EUROPA SI DIVIDE, L’ITALIA SI “RINSALDA” TRA I VARI PARTITI: LA NUOVA SUPERMEDIA YOUTREND DEI SONDAGGI POLITICI
Mentre a Bruxelles l’Europa dimostra ancora una volta di essere molto poco “Unione”, i sondaggi politici della settimana in Italia confermano una apparente inspiegabile tenuta salda nelle posizioni maturate nei mesi precedenti: con il Consiglio Europeo che si conclude in un nulla di fatto su riarmo (ops, ora bisogna chiamarlo “Readiness 2030”, “Prontezza 2030”), difesa e aiuti all’Ucraina, nel nostro Paese le posizioni si cristallizzando con la tenuta importante del Governo Meloni nonostante polemiche e divisioni sulla linea da tenere in UE.
L’ultima Supermedia YouTrend per AGI pubblicata il 21 marzo, che tiene conto dei 5 principali sondaggi politici della settimana, vede importanti passi avanti per i partiti del Centrodestra e per il Partito Democratico, mentre le sigle della sinistra radicale e populista non sfondano, anzi perdono terreno e consensi rispetto alla scorsa settimana. Osservando le intenzioni di voto “mediate” dal calcolo proporzionale di YouTrend ecco che le proteste su Ventotene, il riarmo dell’Europa e l’eventuale esercito europeo vedono premiare la tenuta del Governo con un atteggiamento prudenziale e non smaccatamente né pro-UE né troppo filo americano.
FdI di Giorgia Meloni guadagna terreno fino al 29,7% di media, sempre a +7% sul Pd di Elly Schlein che pure guadagnano anch’essi lo 0,2% come la Presidente del Consiglio: in caduta invece le sigle sinistroidi, dall’Alleanza Verdi-Sinistra che scende al 6,1% perdendo lo 0,3%, così come il M5s neo-pacifista di Giuseppe Conte all’11,8% (addirittura -0,4% in due settimane).
CENTRODESTRA RESISTE AL CAOS RIARMO, CAMPO LARGO ANCORA TUTTO DA COSTRUIRE
Chiudono la Supermedia settimanale dei sondaggi politici nazionali la Lega di Salvini e Forza Italia di Tajani, entrambi in crescita rispettivamente all’8,6% (+0,3%) e 9,4% (+0,4%), mentre l’ala centrista-liberale rimane stabile sotto la quota di sbarramento eventuale. Azione di Calenda al 3% rimane davanti al 2,3% di Renzi, con il 2% di PiùEuropa e infine l’1,1% di Noi Moderati dei vari Lupi, Carfagna e Gelmini.
Pur nello scombussolamento prodotto dalle tensioni internazionali e dalle risposte finora contraddittorie dell’Unione Europea di Ursula Von der Leyen – tant’è che il Consiglio UE decisivo è in realtà finito prima con conclusioni “cristallizzate” – il Centrodestra di Governo riesce a resistere alle polemiche e i timori dell’elettorato per un futuro di “economia di guerra”, su cui Meloni ha prudentemente frenato. Nei sondaggi politici mediati da YouTrend, le coalizioni vedono ancora un netto vantaggio dell’unione di FdI-Lega-FI-NM, con il 48,7% in crescita rispetto alle ultime settimane di flessioni.
Per il “campo largo progressista”, al netto della fortissima differenza di vedute e opinioni in merito alle politiche UE (e non solo), tenere assieme Pd, M5s, centristi e sinistra non è e non sarà semplice, sebbene sia l’unico modo ad oggi di poter competere idealmente contro il Centrodestra alle prossime Elezioni: i sondaggi politici mediati dicono ad oggi 42,8% per il centrosinistra allargato, mentre un Pd con “solo” AVS e alleati non andrebbe oltre il 30,8% su scala nazionale. Resta ancora molto basso dell’ex Terzo Polo liberale, pari al 5,3% complessivo.
📊 #Supermedia Youtrend per @Agenzia_Italia dei sondaggi sulle intenzioni di voto (e variazione rispetto al 6 marzo):
FdI 29,7% (+0,2)
PD 22,9% (+0,2)
M5S 11,8% (-0,4)
FI 9,4% (+0,4)
Lega 8,6% (+0,3)
AVS 6,1% (-0,3)
Azione 3% (+0,1)
IV 2,3% (-0,1)
+Europa 2% (=)
NM 1,1% (-0,1) pic.twitter.com/CA1TZ5hjad— Youtrend (@you_trend) March 21, 2025