SCHLEIN TORNA IN CRESCITA MA IL DIVARIO DA MELONI È SEMPRE AMPIO: COSA DICONO I NUOVI SONDAGGI POLITICI SWG
Anche nella settimana dove torna lo scontro “a muso duro” in Parlamento tra Elly Schlein e il Governo Meloni, i sondaggi politici non sembrano confermare un’inizio di divario ricucito tra i due principali partiti del Paese: secondo le intenzioni di voto raccolte dai sondaggi politici Swg – con interviste tra il 22 e il 27 gennaio 2025 – Fratelli d’Italia resta sempre con circa 7 punti di consenso avanti rispetto al Partito Democratico, al netto delle polemiche per il caso Almasri e per gli accordi siglati dal Governo italiano in Arabia Saudita che hanno visto le opposizioni scatenate contro Palazzo Chigi
Il borsino elettorale che apre la settimana politica del resto continua ad esprimere fiducia importante per la Presidente del Consiglio, nonostante il +0,4% ottenuto dal Pd di Schlein rispetto agli stessi sondaggi politici Swg di 7 giorni fa: ad oggi i Dem valgono un 22,8% rispetto al 29,7% di FdI, con Meloni che ottiene un +0,2% netto. Al terzo posto resiste ma è sempre più in stallo il M5s di Conte, scivolati all’11,4% dopo l’ultimo aggiornamento dei sondaggi per il TgLa7: Forza Italia con il vicepremier Tajani si ferma al 9,1% mentre la Lega di Salvini all’8,4% conferma i propri consensi nazionali nell’anno che si rivelerà probabilmente decisivo per la riforma chiave dell’Autonomia differenziata. L’AVS che unisce ambientalisti e sinistra radicale si ferma al 6,5% su scala nazionale, mentre la quarta “gamba” del Centrodestra, Noi Moderati, non va oltre l’1,3% con però una buona crescita nell’ultima settimana.
SONDAGGI, RISULTATI E FUTURO: IL CAOS AL CENTRO (CON L’INCOGNITA PRODI…)
Soffermiamoci ora un attimo sulla situazione del centro, quell’ex Terzo Polo liberale che ancora oggi rappresenta un rebus tanto per le coalizioni quanto per gli stessi elettori: come dimostrano i sondaggi politici stilati da Demos per La Repubblica (e che trovate qui nel nostro focus, ndr), l’elettorato centrista predilige un programma e una politica incentrata su competenza e coerenza, due valori non sempre dimostrati al 100% dall’esperienza tribolata dei vari Azione, Italia Viva e PiùEuropa.
Se si guarda infatti lo scenario elettorale dei sondaggi politici Swg in questa ultima settimana di gennaio 2025, si riscopre la fatica immane dell’area centrista nel recuperare terreno a dispetto del bipolarismo ormai imponente che si respira nel Paese: un centro in “gravità permanente” (ci perdonerà la buon anima di Franco Battiato per la citazione, ndr) che con il 3,2% di Calenda, il 2,8% di Renzi e il 2% di Magi e Bonino, non rappresenta ad oggi una “tentazione” per l’area progressista nello stringerci alleanze per il futuro. Di contro, le manovre interne al Pd – nelle ultime settimane tra Prodi, Ruffini, Gentiloni e ora anche con le uscite polemiche di Franceschini – fanno intendere che c’è sofferenza nell’area centrista-riformista-cattolica per le politiche di Schlein quasi esclusivamente orientate ad un’alleanza di sinistra-sinistra con M5s e AVS. Ecco dunque che i sondaggi politici svelano il segreto di Pulcinella: ad oggi, il “campo largo” non può vincere contro il Centrodestra a guida Meloni se non aggiunge alla propria coalizione anche l’area ex Terzo Polo; di contro, i veti interni di Conte e Fratoianni contro Renzi, e quelli dei catto-dem contro 5Stelle e radical-sinistra, fanno ben intendere il grado tutt’altro che amichevole che potrebbe aleggiare in un unico grande Centrosinistra.