RISALE IL PD, SI FERMA CONTE, MELONI SCENDE AL 30% NETTO: IL BORSINO DEI SONDAGGI POLITICI SWG
Nel giorno in cui la Presidente del Consiglio torna in Parlamento per affrontare i temi chiave del prossimo Consiglio UE – tra cui, su tutti, il piano di Riarmo invocato dalla Commissione Europea di Ursula Von der Leyen – i sondaggi politici diffusi da Swg come sempre ad inizio settimana servono a capire che aria tira all’interno dei partiti e quale la consapevolezza dell’elettorato del particolare e delicatissimo momento storico. I sondaggi realizzati come sempre per il TgLa7, con interviste raccolte fino al 17 marzo 2025, certificano un lieve calo per Meloni e Fratelli d’Italia, senza però che vi sia una scossa “imponente” della diretta rivale Elly Schlein.
Mentre la segretaria Pd avrà il suo da fare per trovare una posizione unica e condivisa all’interno del suo partito proprio sulla risoluzione che contrasterà la relazione della Premier Meloni sui temi di riarmo e difesa, l’elettorato per ora non boccia del tutto la posizione “anti-Ue” (o meglio, anti-Von der Leyen) e fa riprendere fiato ai Dem dopo tre mesi di stallo quasi totale nelle intenzioni di voto. I sondaggi politici Swg vedono infatti il Pd in crescita al 22,7%, comunque ancora nettamente dietro a Fratelli d’Italia, nonostante la flessione dei meloniani al 30% netto.
Al terzo posto frena la sua avanzata il M5s di Conte, che non riesce ad andare oltre al 12,2% nelle preferenze degli elettori intervistati (che restano sempre il 65% circa del numero di intervistati totali, con l’astensione sempre alta al 33%): il borsino dei partiti mostra poi un breve stop per Forza Italia, al 9,1%, mentre la Lega di Salvini rimane stabile all’8% dopo aver mostrato la piena contrarietà al riarmo europeo giocato sui soldi dei cittadini anche italiani.
DAL VOTO IN PARLAMENTO AL SONDAGGIO “CRITICO”: IL PIANO DI RIARMO UE NON CONVINCE
L’Alleanza tra Verdi e Sinistra Italiana non si smuove dal 6,3% su scala nazionale mentre i sondaggi politici nazionali per l’ala liberale-centrista non vedono grandi sconvolgimenti neanche in questo periodo di particolare fermento nelle coalizioni. Azione di Calenda non va oltre il 3,5%, con i cittadini invece sempre meno fiduciosi nella proposta politica dell’ex Premier Renzi con Italia Viva crollata al 2,2% e PiùEuropa di Magi e Bonino sotto il 2%. Chiude la classifica dei partiti nei sondaggi politici per La7 la lista di Lupi che all’1,1% resta l’attuale quarta forza del Centrodestra di Governo.
In attesa di capire come i partiti tra maggioranza e opposizioni voteranno oggi le Comunicazioni di Giorgia Meloni al Senato (domani mattina replica alla Camera, ndr), uno dei tanti sondaggi politici pubblicati in questi giorni sulle sensazioni dell’elettorato in merito ai temi complessi di guerra, difesa e riarmo, fa ben intuire come agli italiani la posizione di armare l’Europa per il medio-lungo periodo è un tema tutt’altro che ben accettato.
Nei sondaggi Ipsos pubblicati dal “Corriere della Sera” lo scorso 15 marzo si scopre che sul piano ReArm Ue della Presidente Von der Leyen solo il 10% si dice nettamente favorevole: il 18% concede credito al piano ma senza essere del tutto convinto, il 16% invece è contrario e rimane sulle posizioni espresse dalla Lega e dal M5s (sebbene con sfumature e motivazioni diverse, ndr). Il 23% invece lo sottolinea con forza, è altamente in disaccordo con il piano di riarmo, mentre un 30% complessivo dice di non sapere/non voler rispondere sul tema.