Nuovo appuntamento con i sondaggi politici di Termometro Politico, riflettori accesi sulla guerra tra Russia e Ucraina e sul versante nostrano. Iniziamo con la crisi tra Kiev e Mosca e sul giudizio degli italiani sul possibile rischio di una guerra atomica: per il 29,8% questo rischio c’è e rischia di coinvolgere anche l’Italia. Per il 4,3% c’è, ma le bombe cadrebbero lontano dal nostro Paese. Per il 60%, invece, non si arriverà a tanto. Il restante 5,9% ha preferito non rispondere al quesito.
Passiamo adesso ai sondaggi politici sui massacri di Bucha. Per quasi un italiano vi sono effettivamente stati e la responsabilità è dei militari russi: per il 40,2% sono crimini di guerra di cui Putin dovrà rispondere,mentre per il 5,5% probabilmente vi sono stati massacri, ma gli ucraini stanno facendo di peggio. Il 19,3% non sa, ma in ogni caso non cambierebbe la sua opinione sulle gravi colpe russe in questa aggressione all’Ucraina. Il 13,3% non capisce lo sdegno: gli americani hanno fatto cose simili e peggiori senza suscitare tali reazioni. Per il 18,1%, invece, si tratta di una messinscena per costringere la comunità internazionale a essere più dura con il Cremlino.
SONDAGGI POLITICI: LE INTENZIONI DI VOTO
Passiamo adesso ai sondaggi politici sulle intenzioni di voto degli italiani. In vetta alla classifica di gradimento troviamo ancora una volta Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni si attesta al 21,4%. Poi spazio al Partito Democratico: i dem di Enrico Letta sono quotati al 20,8%. La Lega di Matteo Salvini è al 18,1%, seguita dal Movimento 5 Stelle: i grillini di Giuseppe Conte non vanno oltre il 13%. Forza Italia di Silvio Berlusconi è data a 7,9%, mentre la federazione Azione/+Europa è stimata al 4,3%. Tra i partiti minori segnaliamo Sinistra Italiana al 3,4%, Italia Viva di Matteo Renzi al 2,5%, Italexit di Paragone al 2,4% e Verdi all’1,8%. Infine, in fondo alla classifica, il Partito Comunista all’1%. Nessuna novità positiva, invece, per Mario Draghi: la fiducia nei confronti del primo ministro resta sotto il 50%, per la precisione al 44,8%.