La crisi in Ucraina preoccupa gli italiani. I sondaggi politici delle ultime settimane hanno analizzato la posizione sul conflitto in corso e i dati di Emg per Agorà ci confermano la tendenza. Il 92% degli intervistati si è detto preoccupato dell’escalation di questi giorni, percentuale in calo del 4% rispetto a una settimana fa ma comunque molto alta. Il 5% non s’è detto preoccupato, mentre il restante 3% ha preferito non rispondere al quesito.
I sondaggi politici di Emg per Agorà hanno poi valutato il possibile intervento della Nato in guerra al fianco dell’Ucraina. Il 56% è contrario (-6%), mentre il 19% è a favore (-4%). Il restante 25% non ha risposto (+10%). La maggioranza degli italiani è inoltre contraria all’invio di armi da parte del governo italiano: il 44% per la precisione. Il 37%, invece, sostiene l’azione dell’esecutivo. Infine, una battuta sull’aumento della spesa militare: 48% contrario, 25% favorevole, 27% indeciso.
SONDAGGI POLITICI: LE INTENZIONI DI VOTO
Adesso torniamo ai sondaggi politici di Termometro Politico per valutare le intenzioni di voto. In vetta alla classifica troviamo ancora una volta Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni si attesta al 21,5%. Partito Democratico in pressing: i dem di Enrico Letta sono quotati al 21,1%. Terzo posto per la Lega: il Carroccio di Matteo Salvini è dato al 18,1%. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte non va oltre il 13%, mentre Forza Italia di Silvio Berlusconi è al 7,7%. La federazione Azione/+Europa è al 4,2%, mentre tra i partiti minori di Centrosinistra troviamo Sinistra Italiana al 3,5% e Italia Viva di Matteo Renzi al 2,6%. Italexit di Paragone si attesta al 2,3%, mentre in fondo alla classifica troviamo Verdi all’1,7% e Partito Comunista all’1%. I sondaggi politici di Tp hanno poi fatto il punto della situazione sul gradimento nei confronti del premier Mario Draghi: la fiducia rimane ampiamente sotto il 50%, quotata al 44,5%. Entrando nel dettaglio, il 16,9% ha molta fiducia nel primo ministro, mentre il 27,7% abbastanza. Il 54,7% è del parere opposto: il 22% ha poca fiducia, il 32,7% per nulla.