Abbiamo visto come gli ultimi sondaggi politici sull’esito delle elezioni regionali in Emilia-Romagna effettuati da Tecné abbiano ravvisato un leggero vantaggio da parte del governatore uscente, Stefano Bonaccini, nei confronti di Lucia Borgonzoni, l’esponente della Lega fortemente voluta da Matteo Salvini alla guida della coalizione per spodestare il centrosinistra dalla roccaforte rossa. Ma quali sono i numeri su cui viaggiano i partiti a meno di un mese dalla consultazione del prossimo 26 gennaio? Prima forza dell’Emilia-Romagna dovrebbe confermarsi il Pd con il 31% dei voti. Occhio però ai numeri della Lega: il Carroccio viene dato oggi infatti al 30%. Le altre liste di centrosinistra a sostegno di Bonaccini dovrebbero mettere insieme il 14% dei voti, mentre Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni dovrebbe affermarsi come seconda forza del centrodestra con il 7%, la stessa percentuale di cui oggi viene accreditata la lista del MoVimento 5 Stelle. Più indietro Forza Italia al 5%, con le altre liste della coalizione di centrodestra al 3%. (agg. di Dario D’Angelo)



SONDAGGI POLITICI: ELEZIONI EMILIA-ROMAGNA

Tra gli appuntamenti politici più importanti di tutto il 2020 rientrano senza dubbio le elezioni regionali in Emilia-Romagna, tornata che potrebbe dire molto sulla tenuta del governo nazionale. In questo senso sono molto interessanti i sondaggi realizzati da Tecnè per Tgcom24, dai quali si evince un vero e proprio testa a testa tra i due candidati al governo della Regione. L’uscente Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra, è al momento in vantaggio con il 46% dei consensi. Segue, poco distante, Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra, al 44%. Sembra destinato a fermarsi al 7% Simone Benini, candidato del MoVimento 5 Stelle. Dei rispondenti al sondaggio, il 57% ha indicato il proprio voto: il restante 43%, fatto di astenuti e incerti, potrebbe decidere le elezioni. (agg. di Dario D’Angelo)



SONDAGGI SU INCIDENTE CORSO FRANCIA A ROMA

La politica è in “pausa” e allora i temi della cronaca, come spesso accade, raggiungono le prime pagine dei giornali e in casi eclatanti anche gli approfondimenti dei sondaggi politici nazionali: è il caso del dramma di Corso Francia, l’incidente che sabato scorso ha visto morire investite due ragazzine di 16 anni, Gaia e Camilla, con l’arresto per duplice omicidio stradale per Pietro Genovese, 20enne figlio del noto regista, trovato con tasso alcolemico 1,4 dopo il tremendo incidente. Secondo l’ultimo dei sondaggi politici di Antonio Noto su Il Giorno, la maggioranza degli italiani si dice del tutto concorde alla “tolleranza zero” per chi viene trovato alla guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti: favorevole al ritiro della patente a vita per chi causa incidenti il 91% degli intervistati, convinti invece che l’educazione stradale debba essere obbligatoria nella scuola il 68 per cento. Lo stesso direttore dei sondaggi Noto commenta «sballo e rischio stanno diventando sempre più comportamenti e abitudini messi in atto dai ragazzi come collante per stare insieme e trascorrere le serate. Quello che è successo in corso Francia a Roma non è un caso isolato. Secondo i dati del’Aci, nel 2019 hanno perso la vita in seguito a incidenti stradali 3.334 persone, in media 9 morti al giorno. Inoltre sempre l’Aci puntualizza che tra i 15 ed i 24 anni sono morti 414 ragazzi, ben il 12,4% di tutte le vittime di incidenti stradali». Non solo, per Noto il 40% dei genitori ritiene che i figli possano fare uso di alcol e droga mentre il 62% ammette di non essere in grado di proibire l’assunzione di tali sostanze ai propri figli.



IPSOS (29 DICEMBRE): GOVERNO BOCCIATO DAL 49%

«L’anno che sta arrivando, tra un anno cambierà…», cantava anni fa il grande Lucio Dalla e, osservando oggi i sondaggi politici espressi da Ipsos per il Corriere della Sera, quel “2019 anno bellissimo” pronunciato 12 mesi fa dall’allora Premier “gialloverde” Giuseppe Conte non si è praticamente confermato per nessun elettore intervistato. I dati espressi questa mattina evidenziano un 49% del tutto convinto della pessima e sbagliata direzione in cui sta andando il nostro Paese a livello politico. Il Governo Conte-2 non solo non piace e non convince ma rappresenta, per gli elettori del sondaggio Ipsos, un obiettivo ormai errato per risolvere i problemi dell’Italia: è il 10% in più rispetto alla stessa domanda di un anno fa, quando ancora Lega e M5s erano a Palazzo Chigi insieme e il Premier Conte esultava così «ci sono tutte le aspettative per un 2019 bellissimo». Ad oggi, solo il 21% ritiene che la “strada sia giusta”, netto calo del 14% rispetto ai fiduciosi del Governo Conte-1; addirittura il 30% non si esprime, un dato forse molto più indicativo che riflette il distacco secco tra il cittadino e la politica nazionale.

SONDAGGI IPSOS (29 DICEMBRE): LE PREOCCUPAZIONI DEGLI ITALIANI

La Lega è in testa nelle intenzioni di voto anche di fine dicembre, anche se un certo calo viene registrato per Salvini nei sondaggi politici di fine anno: alcuni temi non sono più “primari” per l’elettorato, il che porta inevitabilmente il Carroccio a perdere qualche punto percentuale (anche se il Governo Pd-M5s-Renzi non ne approfitta). Osservando ancora i sondaggi Ipsos, si capisce come ad esempio il tema dell’immigrazione sia avvertito oggi più di un anno fa come un punto “minoritario” rispetto a tante altre preoccupazioni che affliggono gli italiani: il 77% ritiene che sia il lavoro il vero problema di oggi, il 10% teme il funzionamento delle istituzioni e il 43%, in netta ascesa rispetto a fine 2018, è preoccupato per la situazione politica di oggi tra opposizione sul piede di guerra e Governo tutt’altro che compatto al proprio interno. Il welfare al 36% e poi solo dopo l’immigrazione, al 23%, come tematiche di preoccupazione per gli italiani.