Come da tradizione, Youtrend fa il punto sui sondaggi politici dell’ultimo periodo con l’ormai celebre Supermedia. Intervenuto in diretta a Omnibus, Lorenzo Pregliasco ha presentato le rilevazioni sulle intenzioni di voto degli italiani dell’ultima settimana. Lampante il calo della Lega nell’ultimo periodo: il partito di Matteo Salvini resta saldamente il primo partito con il 32,2%, ma è in calo del 4,6% rispetto ai dati di inizio agosto. Migliorano Partito Democratico e Movimento 5 Stelle: i dem si attestano al 22,5%, i grillini al 21%. Il Movimento di Luigi Di Maio è quello che segna la miglior crescita: +3,4% rispetto a inizio agosto. Meno netto il distacco tra Fratelli d’Italia e Forza Italia: il primo è al 7,3%, il secondo è al 6,5%. Ma il trend non lascia spazio a dubbi: il partito di Giorgia Meloni è in crescita dello 0,9%, percentuale persa in un mese dagli azzurri di Berlusconi. Infine, i restanti partiti di Centrosinistra: +Europa al 3%, La Sinistra al 2,5% e Verdi all’1,8%. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SONDAGGI POLITICI, PENSIONI: ELETTORATO SPACCATO

A differenza del tema migranti, i sondaggi politici tracciano un’Italia spaccata sul fronte pensioni. Negli ultimi giorni si è parlato molto della possibile abolizione di Quota 100, misura manifesto del Governo gialloverde, e i dati di Termometro Politico per Coffee Break evidenziano che non c’è unanimità. Alla domanda «Crede che il nuovo Governo possa abolire quota 100? Sarebbe favorevole?», gli italiani si dividono: «Credo di sì, e farebbe bene» il 18,6%, «Credo di sì, e sarebbe un grave errore» il 29,4%, «Credo di no, anche se sarebbe giusto abolirla» il 14,3%, «Credo di no, per fortuna, sarebbe iniquo» il 29,1%. Infine, ha risposto «Non so» il restante 8,6%. Dati che «dimostrano grande incertezza, l’Italia è spaccata in due tra il no e il sì: è uno di quei temi che non ha una maggioranza schiacciante da un lato a differenza di altre domanda, anche se ci sono sfumature diverse», il commento dell’esperto di Termometro Politico. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SONDAGGI POLITICI, MIGRANTI: ITALIANI D’ACCORDO CON SALVINI

Intenzioni di voto ma non solo: i sondaggi politici degli ultimi giorni vertono anche su alcuni temi divisivi come la gestione dei migranti. Le rilevazioni di Termometro Politico per Coffee Break delineano uno scenario ben preciso: la maggioranza degli italiani sta dalla parte della Lega e dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Una situazione di 60-40%, con appena lo 0,2% di «non so»: «La gente risponde normalmente non so al 3-4%, qui tutti sanno cosa hanno in mente». Alla domanda «Sarebbe d’accordo a cambiare la linea Salvini sui migranti?», ha risposto «Sì, totalmente» il 23,7%, mentre «Sì, in gran parte» il 15,8%. La maggioranza degli intervistati – il 41,2% ha replicato con un«No, per nulla», mentre il 19,1% «no, se non per alcuni dettagli». Il dato relativo a chi non cambierebbe la linea leghista è molto importante, come evidenzia il sondaggista: «E’ un bacino che comprende l’elettorato potenziale della Lega». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SONDAGGI POLITICI: LEGA AL 34,9%, SEGUONO PD E M5S

Nuovi sondaggi politici sulle intenzioni di voto degli italiani: i dati stilati da Termometro Politico per Coffee Break tracciano una tendenza diversa rispetto a quella registrata negli ultimi giorni. Data in calo da numerosi istituti, la Lega di Matteo Salvini si attesta al 34,9%: il Carroccio si conferma primo partito in Italia, con numeri superiori rispetto a quelli registrati alle Europee lo scorso 26 maggio 2019. Subito dietro troviamo le due nuove forze di maggioranza, entrambe in crescita rispetto all’ultimo appuntamento alle urne: il Partito Democratico è al 23%, il Movimento 5 Stelle al 19,8%. Confermato il sorpasso di Fratelli d’Italia ai danni di Forza Italia: il partito di Giorgia Meloni è al 7,9%, mentre gli azzurri di Silvio Berlusconi sono fermi al 5,1%. Il Centrodestra unito, dunque, si attesta al 47,9%. Siamo Europei, nuovo partito di Carlo Calenda, è all’1,8%. Seguono Verdi (1,7%), La Sinistra (1,7%), +Europa (1,2%) e Partito Comunista (1%). Infine, troviamo Cambiamo di Giovanni Toti allo 0,6%. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

SONDAGGI POLITICI: 54% BOCCIA GOVERNO CONTE-BIS

Nei sondaggi politici stilati da Ipsos per la trasmissione di La7 DiMartedì si è cercato di dare un aggiornamento “definitivo” su cosa è stata e cosa ha significato la crisi di Governo aperta l’8 agosto scorso da Matteo Salvini e “chiusa” con la nascita del Governo Conte-bis con l’ingresso in maggioranza di LeUe e Partito Democratico e la messa in opposizione della Lega che invece puntava ad elezioni anticipate. Dopo una settimana dal giuramento dei Ministri però la situazione a Palazzo Chigi, in termini di consenso, è tutt’altro che positiva con il 54% degli elettori che ad oggi boccia il Governo Conte-bis ritenuto non espressione della volontà dei cittadini. Il 35% appoggia invece l’esecutivo giallorosso e soprattuto la fine del periodo al Governo del leghista Salvini; restano dati però importanti visto che non è usuale vedere un Governo che nasce avere una così bassa percentuale di fiducia per quello che di solito sono i primi mesi da “luna di miele” per nuovi Ministri e Premier.

SONDAGGI IPSOS (10 SETTEMBRE): SALVINI HA SBAGLIATO CON LA CRISI DI GOVERNO

Sono poi sempre i sondaggi Ipsos a garantire il “polso della situazione” dell’elettorato in questi primi giorni di Governo Conte-2: i leader politici, Salvini i primis, calano tutti nei consensi con la sola Giorgia Meloni e Giuseppe Conte a “reggere” dopo la crisi di Governo, ma è sulla fattibilità o meno della crisi che si è indagato nei sondaggi politici analizzati a DiMartedì. Alla domanda “Salvini ha fatto bene ad aprire la crisi di Governo”, la risposta è eloquente e “conferma” il dato iniziale: gli intervistati italiani non sono lieti del Governo e la “colpa” la danno anche a Salvini che ha aperto, secondo loro, una “incomprensibile” crisi di Governo. Il 45% è convinto che la Lega abbia sbagliato tempi e modi per la rottura, mentre il 33% appoggia il leader leghista nella sua scelta; alla domanda poi secca nel terzo sondaggio se sia meglio il Conte-1 o il Conte-2, il 36% ritiene comunque migliore l’esperienza gialloverde, mentre il 32% ha più fiducia in Pd-M5s-LeU. Eloquente il dato sul “non sa”: 32%, una enormità.