Italiani divisi sull’invio di armi all’Ucraina da parte del governo Draghi. Questo quanto trapela dai sondaggi politici stilati da Emg per Agorà. La maggioranza degli intervistati si è schierata contro la decisione dell’esecutivo italiano: più di un italiano su due, per la precisione il 55%. Il 33%, invece, si è schierato a favore dell’invio di armi a Kiev. Il restante 12% ha preferito non rispondere al quesito.
Grande unità di vedute, invece, per quanto riguarda la preoccupazione per questa guerra in corso tra Ucraina e Russia. I sondaggi politici di Emg parlano chiaro: il 96%, +8% rispetto ad appena una settimana fa, è preoccupato per l’evoluzione del conflitto. Il 2% è del parere opposto (-4%), mentre il restante 2% ha preferito non rispondere al quesito (-4%). Infine, il giudizio degli italiani sulla possibile istituzione di una no-fly zone sull’Ucraina: il 34% è contrario, il 28% è a favore, mentre il 38% ha preferito non rispondere.
SONDAGGI POLITICI: LE INTENZIONI DI VOTO
Passiamo adesso ai sondaggi politici di Tecnè per l’agenzia Dire con le intenzioni di voto degli italiani. In cima alla classifica troviamo ancora una volta Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni guadagna lo 0,1% e si attesta al 21,6%. In crescita anche il Partito Democratico: i dem di Enrico Letta passano dal 20,9% al 21,2%. Terzo posto per la Lega: il Carroccio di Matteo Salvini perde lo 0,2% ed è quotato al 16,1%.
I sondaggi politici di Tecnè per l’agenzia Dire confermano le difficoltà del Movimento 5 Stelle: i pentastellati sono quotati al 12,3%, -0,1% rispetto alla precedente rilevazione. Buone novelle per Forza Italia: gli azzurri salgono dal 10,4% al 10,6%. La federazione Azione/+Europa raggiunge quota 5%, +0,2% rispetto alla settimana precedente, mentre Italia Viva di Matteo Renzi si porta al 3% (+0,2%). Infine, spazio a Europa Verde al 2,4% (-0,1%) e Sinistra Italiana al 2,3% (-0,1%). Da non sottovalutare la percentuale relativa ad astensione e incerti: 44,2%. Il Centrodestra mantiene il primato a livello di coalizione, mentre l’area giallorossa non fa passi in avanti significativi a causa del flop del Movimento di Conte.