Negli altri sondaggi politici Tecnè (dello scorso 2 settembre per RtI-Mediaset) si è invece indagato nel dettaglio il consenso attorno al neo-Governo Conte-bis alla vigilia del voto di fiducia in Parlamento, banco di prova iniziale dell’alleanza giallorossa. Ebbene, a domanda secca «voterebbe la fiducia al nuovo Governo M5s-Pd con premier Conte», solo il 30% si dice disposto ad appoggiare i giallorossi, mentre il 15% non sa e il 55% boccia su tutta la linea la nuova alleanza. Se si chiede però la stessa domanda ai singoli elettori del Pd, si può evincere come il 66% sia ben disposto e positivo nel Governo dem-5Stelle; ben di più rispetto ai colleghi grillini che invece solo per il 52% ritengono giusta la mossa di Conte e Di Maio di stingere un patto con il Partito Democratico. Il 44% dei grillini boccia l’accordo mentre solo il 26% degli elettori dem lo vede di cattivo occhio.



TECNÈ (5 SETTEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Nelle intenzioni di voto prodotte dai sondaggi politici di Tecnè – condotte lo scorso 5 settembre – la Lega nel consenso tra il 1 agosto e questo inizio di Governo Conte-bis ha perso un bel 7% di fiducia. Dal 37,7% al 30,7%, un crollo verticale per Salvini e Co. che fa ben comprendere come per gli italiani la crisi di Governo sia stata malcapita/maldigerita. Il Pd non fa molto meglio, ma cresce comunque del 1,9% in questo ultimo mese: chi invece ha saputo approfittare in termini di consenso in questa crisi di Governo è certamente il Movimento 5 Stelle, tornato al 21,7% recuperando un netto 4,1% rispetto al 1 agosto. I sondaggi poi indicano come Forza Italia sia rimasta tutto sommato stabile, al 7,9%, mentre Fratelli d’Italia cresce fino al 7% attuale su base nazionale; chiudono i dati +Europa al 2,7%, i Verdi all’1,6% e La Sinistra all’1,7%, che pure è entrata nel nuovo Governo con la rappresentanza di LeU.



IPSOS (6 SETTEMBRE): CONFRONTO “PRIMA FIDUCIA” DEI GOVERNI

Tanto Noto quanto i sondaggi politici Ipsos concordano in un punto: il Governo Conte-bis non va oltre il 41% di gradimento nel suo avvio ufficiale dopo il giuramento dei Ministri. Osservando i dati mostrati ieri sul Corriere della Sera da Nando Pagnoncelli, si scopre poi come non solo la fiducia nei “giallorossi” sia alquanto bassa per essere appena partito il Governo, ma che solo il Governo Gentiloni (anche in quel caso nato dopo una “drammatica” crisi seguita dalla sconfitta al referendum di dicembre 2016 con tanto di dimissioni di Matteo Renzi da P.Chigi, ndr) nella storia recente è riuscito a nascere con così poche aspettative positive. Nel 2006 Romano Prodi (che durò meno di due anni, ndr) ebbe il 54% di consenso iniziale, mentre nel 2008 Silvio Berlusconi ebbe addirittura il 63%: appena dietro il Governo Monti dopo la crisi del 2011 (61% di consenso nei sondaggi di allora), un filo davanti a quello di Enrico Letta nel 2013 con il 60% di fiducia. Nel 2014 Matteo Renzi, con il vento in poppa per la vittoria alle Europee, iniziò il suo corso a Palazzo Chigi con il 63% dei consensi, mentre Gentiloni crollò al 35% dopo il ko renziano del Referendum Costituzionale. Da ultimo, il primo Governo Conte con Lega e M5s assieme nacque con il 60% di fiducia e appoggio: oggi invece il Conte-bis è forte solo del 41% degli italiani: un po’ poco pensando che siamo ancora alla presunta “luna di miele” per l’esecutivo.



NOTO (7 SETTEMBRE): GOVERNO CONTE-BIS AL 41%

Dalle analisi prodotte dagli ultimi sondaggi politici di Antonio Noto per il Quotidiano.net si può evincere come attorno al nuovo Governo Conte-bis la fiducia degli italiani sia tutt’altro che “in decollo” come invece avviene di norma all’inizio di ogni nuovo esecutivo post-Elezioni. La cosiddetta “luna di miele” per il Governo Pd-M5s-LeU al momento è solo “parziale”, come del resto hanno evidenziato anche i sondaggi espressi ieri da Pagnoncelli-Ipsos per il Corriere della Sera: secondo Noto la fiducia per il Governo attuale è addirittura ferma al 41%, con il 60% circa che dunque si dice scettico o molto scettico contro il Conte-bis. «Anche se il 41% di fiducia all’Esecutivo è generato da una effervescenza iniziale sia degli elettori dem (86%) che del M5S (85%), bisogna riflettere sul fatto che questo valore di inizio è molto più basso rispetto a quanto è accaduto al varo dei precedenti governi», spiega Noto sul QN. L’aumento delle tasse è il maggior timore per gli italiani e forse proprio su questo la fiducia nel Governo è per una volta inferiore al 50% già all’inizio della propria esperienza: i temi di interventi più richiesti ai “giallorossi”, secondo i sondaggi politici di Noto, restano il lavoro, il fisco e l’immigrazione.

SONDAGGI NOTO (7 SETTEMBRE): FIDUCIA MINISTRI GOVERNO CONTE-BIS

Ad aumentare la convinzione che la fiducia nel Governo Conte-bis sia in difficoltà ci pensano poi gli altri sondaggi politici Noto che esprimono il consenso attorno ai nuovi Ministri nominati dal Premier Giuseppe Conte: il capo politico della forza di maggioranza interna al Governo, Luigi Di Maio, viene dato all’ultimo posto della classifica dei Ministri il che non aiuta di certo come “traino” al neo-Governo Movimento 5 Stelle-Pd-LeU. Per il neo-Ministro degli Esteri il dato sotto il 20% certifica la crisi di questo secondo inizio dopo la crisi di Governo gialloverde: in testa, anche come “reazione” al nuovo Viminale post-Salvini troviamo la nuova Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al 48%. Bene anche il Ministro dell’Ambiente M5s, Sergio Costa al 46%, seguito da Dario Franceschini alla Cultura (44%, Pd): a seguire pari merito il Ministro della Difesa Guerini (40%, renziano) e la titolare dell’Agricoltura Teresa Bellanova, oggetto di polemiche e insulti sul web per il suo vestiario alla cerimonia di giuramento del Governo Conte-bis.