Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei sondaggi politici e concentriamo la nostra attenzione sulla rilevazione de La Stampa direttamente dal Parlamento. Il quotidiano ha chiesto a 49 parlamentari (33 deputati e 16 senatori) un commento sulla gestione dell’emergenza coronavirus da parte del Governo. Quale sarà il futuro del premier Conte secondo gli addetti ai lavori? Per il 51% dei parlamentari scommette il capo del governo rimarrà al suo posto, mentre il 42,8% prevede un cambio alla guida del Paese. Il restante 6,2% ha preferito non indicare. 37 parlamentari su 49 hanno riconosciuto errori nel corso delle ultime settimane, il 75%. Tredici parlamentari riconosco, nonostante gli errori, i meriti del giurista ed esprimono un giudizio positivo. Altri 11, tra deputati e senatori, invece non vedono errori nell’ operato del premier. (Aggiornamento di MB)



SONDAGGI POLITICI: M5S SFRUTTA EFFETTO CONTE

La Supermedia dei sondaggi politici elaborata da YouTrend per Agi conferma il dato emerso a partire dall’inizio dell’emergenza coronavirus: gli italiani premiano le forze di governo, o comunque moderate, e puniscono i partiti sovranisti “colpevoli” di atteggiamenti polemici nei confronti dell’esecutivo. A confermare questa tendenza è in primis il dato riguardante la Lega di Matteo Salvini, che nell’arco di una settimana perde l’1,3% scendendo al 27,2%. Il secondo partito dello scacchiere italiano si conferma il Partito Democratico, che fa registrare un aumento dello 0,1% attestandosi così al 21,2%. Chi fa segnare l’aumento più corposo, beneficiando della popolarità di Giuseppe Conte, è il MoVimento 5 Stelle: lo schieramento che ormai un paio d’anni fa indicò “l’avvocato del popolo” come premier del governo gialloverde viene dato in risalita al 15,8% con un incremento dello 0,7%.



SONDAGGI POLITICI: BERLUSCONI BOOM, MALE SALVINI. CRESCE M5S

Che l’emergenza coronavirus ridisegnerà alcuni equilibri politici sembra ormai certo. Anche nel centrodestra, ad esempio, si segnalano dei movimenti a sostegno di questa tesi: si veda il caso di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni, dopo mesi di continua crescita, dopo aver sposato una linea più polemica nei confronti del governo, sembra pagare dazio fermandosi al 13,3%. Il popolo di centrodestra, almeno in questa fase di crisi, sembra dunque aver rivalutato le sue recenti convinzioni: così si spiega il balzo in avanti fatto segnare da Forza Italia, che cresce dello 0,8% (l’aumento maggiore di tutti i partiti) portandosi nuovamente sopra la soglia del 7% (7,1%). L’atteggiamento di critica costruttiva nei confronti di Silvio Berlusconi nei confronti del governo sembra piacere agli italiani. Pare invece non sortire particolari risultati l’attivismo di Matteo Renzi: Italia Viva resta infatti stabile al 3,3%. Giù dello 0,3% La Sinistra al 2,8%; i Verdi scendono all’1,9% (-0,1%). Stabili Azione di Carlo Calenda e +Europa all’1,7%.

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