In coda alla trasmissione Agorà, sono stati mostrati anche gli ultimi sondaggi politici Emg questa volta dedicati esclusivamente alla fiducia personale dei principali leader dei partiti: dopo il “caos” Mes e dopo le costanti liti Salvini-Conte e all’interno della stessa maggioranza Pd-M5s-Iv-LeU, l’effetto sul consenso personale dei vari politici vede una volta di più la Lega svettare sugli avversari, con l’ex Ministro stabile al 40% come una settimana fa. Ad inseguire, poco dietro, il Premier Giuseppe Conte che perde qualche voto (oggi è al 32%) dopo lo scontro in diretta tv in Senato degli scorsi giorni sul fronte Mes: poi al terzo posto Giorgia Meloni, stabile anch’essa al 30% e principale trend positivo dell’intera classifica guardando al dato complessivo di questi ultimi mesi. Poi un abisso tra il terzo e il quarto posto, con i sondaggi Emg che vedono naufragare Di Maio e Zingaretti (entrambi al 22%), due leader che non convincono nella gestione fin qui del Governo giallorosso. Al 18% Silvio Berlusconi, mentre Calenda avanza fino al 16% dopo la nascita del nuovo partito “Azione”: da ultimo, Giovanni Toti al 15% e soprattutto Matteo Renzi sceso al 14% dopo le liti interne al governo e dopo le note inchieste sulla sua ex fondazione Open.
SUPERMEDIA YOUTREND (5 DICEMBRE): CALO LEGA DI -0,5%
Non solo i sondaggi politici di Emg Acqua presentati ad Agorà da Fabrizio Masia: in questo giovedì 5 dicembre 2019 arrivano anche i numeri della supermedia Agi/Youtrend a delineare lo stato di salute dei partiti italiani. In testa, con il 32,6%, troviamo la Lega di Matteo Salvini, in calo però di mezzo punto percentuale rispetto a due settimane fa. Secondo partito il Pd, al 19% e a sua volta in discesa dello 0,3%. Non sta attraversando un momento positivo neanche il MoVimento 5 Stelle, attribuito del 16,1% e in perdita come l’alleato di governo dem dello 0,3%. Chi continua a crescere è Giorgia Meloni: Fratelli d’Italia aumenta infatti dello 0,7% e si porta al 10,2%. Non riesce ad invertire la rotta Forza Italia (-0,4%), con Silvio Berlusconi al 6,6%. Pressoché stabile Italia viva di Matteo Renzi al 5,0% (-0,1%), mentre cresce dello 0,3% portandosi al 2,5% Sinistra Italiana. Invariati i consensi per +Europa, dato all’1,8%, mentre i Verdi perdono lo 0,1% e sono all’1,6%. Carlo Calenda con il suo Azione si presenta invece con l’1,5%. (agg. di Dario D’Angelo)
SONDAGGI POLITICI EMG ACQUA (5 DICEMBRE): CRESCE IL CENTRODESTRA
Come da tradizione, il giovedì mattina pone all’attenzione gli ultimi sondaggi politici di Emg Acqua presentati ad Agorà dal direttore Fabrizio Masia: nella settimana dello scontro politico totale sul caso Mes, al netto di quanto gli italiani abbiano capito o meno del complesso Fondo Salva Stati, è il Centrodestra a guadagnare ancora terreno con la Lega e Fratelli d’Italia entrambi in ascesa. Cala Berlusconi ma soffrono soprattutto Pd e M5s, con il Governo Conte-2 sempre più dilaniato dalle fratture interne praticamente su ogni punto dell’agenda politica: Mes, prescrizione, legge elettorale, Alitalia, Ilva, Autonomia, Manovra, Dl Fiscale giusto per citare i principali di questi ultimi giorni. Sul fronte dei numeri, i sondaggi politici premiano i partiti “sovranisti”: Lega al 32,5%, Meloni al 10,1% e una crescita complessiva dello 0,3% su scala nazionale rispetto alla scorsa settimana. Cala Forza Italia al 6,9%, perdendo lo 0,4%, la medesima “perdita” per i due principali partiti di Governo: il Pd tutto sommato tiene al 19,5% mentre il Movimento 5Stelle cala fino al 16,3%, in caduta libera senza la possibilità al momento di uscire dal periodo di crisi.
SONDAGGI EMG ACQUA (5 DICEMBRE): IL 53% VUOLE TORNARE ALLE URNE
Le liti tra Di Maio, Conte e Renzi stanno rendendo la situazione interna al Governo complessa e difficile da “mediare”: nei giorni che dovrebbero essere centrali per la Manovra, con un Governo che dovrebbe avanzare compatto contro le opposizioni, anche i sondaggi politici certificano la crisi attuale praticamente diffusa su ogni partito di Governo. L’unico che tiene secondo i dati Emg è Renzi con Italia Viva, anche se fermo al 5,3% come nella scorsa settimana; La Sinistra cala ancora e finisce all’1,8% praticamente allo stesso livello del nuovissimo partito di Carlo Calenda “Azione”. Chiudono le intenzioni di voto Emg i Verdi all’1,2%, Toti allo 0,9% e il dato sull’astensione ancora altissimo al 41%. Interessante anche la seconda domanda posta dai sondaggi politici di Masia, anche qui di strettissima attualità: «aumentano le tensioni nella maggioranza. Secondo lei sarebbe meglio tornare a votare?». Ebbene, il 53% spinge per tornare subito alle urne, dimostrando una scarsa fiducia nel Governo Conte-2, mentre il 32% non vuole elezioni anticipate. Nelle pieghe dei voti dei singoli elettorati, l’89% della Lega spinge per il voto ovviamente, solo il 5% del Pd si dice invece convinto di questa scelta, molto di più i grillini al 30%.