LE INTENZIONI DI VOTO NEI SONDAGGI POLITICI DEL “TERMOMETRO”

Prosegue la nostra rassegna quotidiana sui sondaggi politici nel nostro Paese: al netto delle posizioni ormai “standardizzate” – Meloni primo partito, sfida interna al Centrosinistra tra Pd e M5s, terzetto Calenda-Salvini-Berlusconi tra il 5 e l’8% – il consenso in continua evoluzione nelle intenzioni di voto giornaliere suggerisce il “sentiment” dell’elettorato circa le svariate vicende politiche attuali. Un esempio su tutti, il “caso Soumahoro” sta portando l’alleanza Verdi-Sinistra sempre più in basso dopo essere cresciuta dopo le Elezioni fino al 4%. Oppure, la sfida tutta al centro tra Terzo Polo e Forza Italia per quanto riguarda possibili strategie future nel “sostegno” al Governo Meloni (i primi per poter collaborare, i secondi per poter contestare dall’interno l’esecutivo). In questi ultimi giorni a concorrere nelle modifiche dei sondaggi politici ci sono Manovra, caro bollette, armi Ucraina e quant’altro: l’evoluzione della politica prosegue, non ci resta che iniziare a dare un’occhiata ai risultati delle ultime rilevazioni del Termometro Politico (24-25 novembre scorso) per capire di più sul “consenso” in tempo reale.



Fratelli d’Italia si conferma ampiamente primo partito del Paese con il 28,7% delle preferenze: dietro a Giorgia Meloni il “vuoto” creato negli ultimi mesi, con i diretti avversarsi che inseguono al 17-17,1%, rispettivamente per Pd e Movimento 5Stelle. Mentre non si risolve la “leadership” interna al Centrosinistra tra i dem e il M5s, restano ancora vicinissimi i partiti appena sotto il 10% di consenso nazionale. Si tratta del Terzo Polo di Calenda e Renzi all’8,4%, la Lega di Salvini all’8% e Forza Italia di Berlusconi al 6,9%: i sondaggi politici del Termometro riportano infine l’attuale situazione in perdita di AVS con Bonelli-Fratoianni (3,3% in calo) mentre PiùEuropa al 2,6%, ItalExit 2,2%, Unione Popolare 1,6% e Italia Sovrana e Popolare 1,4% chiudono le intenzioni di voto settimanali.



PENSIONI, NATALITÀ E GOVERNO: TUTTI GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI

Allargando però la visuale sui sondaggi politici presentati agli intervistati del “Termometro Politico”, si scopre come i temi economici della Manovra di Bilancio arrivata ieri alla Camera restano comunque di primaria importanza per la cittadinanza. Ad esempio, è stato chiesto all’elettorato raggiunto dal sondaggio cosa ne pensasse della riforma pensioni targata Legge Forneroio credo che dopo una certa età , 60 o 62 anni, a tutti dovrebbe essere consentito di andare in pensione, a prescindere dai contributi». Per il 29,4% invece il cambiamento della riforma pensioni è importante in quanto «penso che misure come quota 100 o quota 102, che uniscono criteri di età  e di contribuzione, dovrebbero essere permanenti».



Per il 13,3% dei rispondenti ai sondaggi del Termometro non è possibile modificare la Legge Fornero, «ma quando i conti lo permettono è giusto varare occasionalmente provvedimenti provvisori per anticipare i pensionamenti per un anno»; da ultimo, il 14,1% considera impossibile cambiare l’attuale riforma pensioni in quanto «non possiamo permetterci di spendere di più per le pensioni, già dedichiamo a queste troppe risorse». Altro tema inserito nella Finanziaria del Governo Meloni è quello degli incentivi per l’aumento della natalità in Italia per i prossimi anni: il 24,5% ritiene si debba «Aumentare gli aiuti economici diretti per ogni figlio nato, e fare in modo che durino per anni»; il 12,4% intervistato nei sondaggi politici del Termometro, intende «Aumentare le detrazioni fiscali per minore ai lavoratori, per incentivare l’occupazione, specie delle donne, e così spingerle ad avere più figli». Per il 40,6% invece occorre «Fornire più servizi alle famiglie, come asili nido, e aumentare i permessi genitoriali per coloro che lavorano»: da ultimi, il 12,2% non ritiene la natalità una vera esigenza in quanto «il mondo è sovrappopolato, e comunque le scelte genitoriali non sono affare dello Stato»; infine, il 6,9% vuole «Aiutare finanziariamente le donne che non lavorano così che possano dedicarsi alla famiglia ed avere più figli».