SONDAGGI POLITICI DEL TERMOMETRO: CALO FDI, FERMO PD, RISALGONO M5S E LEGA

Alla vigilia del primo CdM di ritorno dalle ferie – domani a Palazzo Chigi riunito tutto il Governo Meloni – i nuovi sondaggi politici del “Termometro Politico” (del 25 agosto) danno una prima indicazione sul giudizio degli italiani davanti ai fatti di questo intenso agosto politico nostrano. Dall’emergenza migranti ai temi sul lavoro (salario minimo, fine RdC, etc.) fino alle polemiche sul libro del generale ora destituito Vannacci: i sondaggi politico dicono che Fratelli d’Italia della Premier Meloni è in lieve calo rispetto alle ultime intenzioni di voto, scendendo dal 29,2% all’attuale 28,9% delle preferenze.



Non ne approfitta il Pd di Elly Schlein che resta fermo sotto “quota 20” al 19,6%, ancora in difficoltò con diversi problemi interni e una concorrenza marcata nell’agenda politica con il M5s: Conte fa lieve balzo in avanti con il 16,3% così come la Lega di Salvini che al 9,5% recupera terreno guadagnando i voti persi da Meloni in questo mese agostano. La classifica dei partiti per il “Termometro” vede poi Forza Italia peggiorare nei sondaggi politici al 6,9%, comunque sopra il “gruppo” di tutti gli altri partiti in Parlamento: 3,5% Azione di Calenda, 2,8% Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, 2,6% Renzi con Italia Viva così come PiùEuropa. Chiudono le intenzioni di voto ItalExit al 2,55, Democrazia Sovrana e Popolare all1,5% e Unione Popolare all’1,4%.



CAOS GENERALE VANNACCI: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI

In termini di fiducia, il Premier Giorgia Meloni vede calare seppur di poco il gradimento registrato dagli elettori intervistati dal “Termometro”: il 24,8% concede ancora molta fiducia alla leader FdI, il 16% resta comunque positivo, mentre il 15,5% registra una poca convinzione sulla Premier. Il 43,3% invece si dice contraria alle politiche di Meloni e del suo Governo: sebbene comunque il 25,6% sia convinto che non possano nascere forze da destra che possano fare opposizione alla Meloni, i sondaggi del Termometro registrano un crescente interesse dell’opinione pubblica in merito alla figura del generale Vannacci.



Dopo il caos per la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”, il generale subito destituito dall’Esercito per scelta del Ministro della Difesa Guido Crosetto – motivata non tanto dal contenuto, in alcuni passaggi controverso, del saggio ma dal fatto di aver posto le Forze Armate sotto l’occhio del ciclone – è stato ospite molte volte in tv, sui giornali e sui social, tanto da non escludere un suo futuro ingresso in politica. Il 32% degli intervistati nei sondaggi politici Termometro dice di concordare sulle “tesi” riguardo gli omosessuali, il 45,3% invece le giudica “incompatibili col ruolo di rilievo nell’apparato dell’esercito o di qualunque apparato statale democratico”. Il 43,3% è comunque concorde con l’allontanamento del generale, mentre il 19,9% pur non condividendo le idee di Vannacci reputa ingiusta la destituzione (il 17,5% dice anche che il generale riporta solo la verità nel suo libro e dunque il Governo avrebbe dovuto proteggerlo e non punirlo).