I risultati delle Elezioni Regionali Sardegna 2024 hanno riacceso l’attenzione sul tema delle alleanze e riproposto la questione del “campo largo“, anche nei sondaggi politici. Come quello condotto da Demos & Pi per La Repubblica, la cui rilevazione è stata condotta nei giorni 5-8 febbraio 2024 per verificare il grado di consenso nel centrosinistra riguardo le possibili alleanze tra i partiti del “campo largo”. Di sicuro, c’è una grande attenzione nel centrosinistra verso l’alleanza, in particolare tra gli elettori di Pd e M5s.



Infatti, l’alleanza è valutata positivamente dal 60% nella base del M5s e da una quota di poco superiore (62%) tra chi vota per il Pd. Quindi, in entrambi i casi c’è una crescita del consenso verso tale alleanza rispetto a novembre 2022. Evidentemente, gli ultimi due anni hanno rafforzato nei partiti di opposizione l’idea di un “fronte” comune per essere competitivi. Infatti, anche tra i partiti del Terzo Polo, secondo il sondaggio di Demos, il consenso verso l’intesa col Pd sale al 60%. Invece, è in calo il consenso per l’allargamento dell’intesa al M5s, visto che così il Terzo Polo occuperebbe uno spazio troppo stretto e conterebbe troppo poco.



SONDAGGI POLITICI, CAMPO LARGO: GLI ORIENTAMENTI E I DUBBI

In sintesi, secondo il sondaggio realizzato da Demos, tre elettori su cinque di Pd e M5s sono favorevoli a un’alleanza tra tutte le opposizioni, mentre i centristi sono poco propensi a coinvolgere i grillini. Invece, questi ultimi e i dem sono ben disposti a coinvolgere il Terzo Polo. Il 48% degli elettori del Pd sono favorevoli all’alleanza con M5s e i partiti Azione e Italia Viva, nel caso di M5s sono favorevoli quattro elettori su dieci. Ma il “campo largo” lascia aperte diverse questioni significative, in particolare due.



La prima riguarda appunto la larghezza del “campo largo“. Un altro esame saranno le elezioni regionali in Abruzzo, dove si voterà il prossimo 10 marzo. C’è poi la questione della forma, quindi di programmi, modelli di selezione della classe dirigente e organizzazione. Non è chiaro, infatti, se a livello nazionale i due soggetti politici condividerebbero programmi e obiettivi comuni a livello economico e internazionale. C’è poi la questione del leader, altrettanto importante e spinosa.