SONDAGGI POLITICI, DEMOS: CAMPO LARGO PIACE SOLO AL PD

Le divisioni nelle opposizioni favoriscono la premier Giorgia Meloni e il suo governo: lo confermano i sondaggi politici, che si soffermano anche sul campo largo, un progetto che fatica a concretizzarsi anche per via dei problemi interni nel M5s, per le tensioni nel Terzo Polo e per le difficoltà della segretaria del Pd Elly Schlein. Il sondaggio di Demos per Repubblica mostra, però, che gli elettori dem sono aperti a qualsiasi alleanza, anche col M5s, con le altre forze di sinistra, ma anche di centro: si arriva al 60% di elettori Pd favorevoli.



I numeri nei sondaggi politici cambiano sensibilmente se si prendono in considerazione gli altri elettorati, più ostili alle alleanze. Ad esempio, solo il 20% della base M5s è favorevole all’alleanza con Pd e Terzo Polo, mentre si sale al 27% tra gli elettori di Italia Viva, +Europa e Azione favorevoli all’intesa con Pd e Cinque Stelle. Dunque, il progetto del campo largo appare come una scelta obbligata per il centrosinistra, ma ciò non è sufficiente per vederlo nascere, infatti la strada è stretta stando ai sondaggi politici.



SONDAGGI POLITICI, SWG: I TIMORI DEGLI ITALIANI SULLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE

Tra i sondaggi politici v’è quello di SWG che si concentra sulla libertà di espressione: dai dati si evince che per gli italiani i media sono meno liberi rispetto al passato, anche per colpa del politically correct. Il 41% degli intervistati si sente libero di dire ciò che pensa, ma ritiene di dover fare attenzione a come lo dice. Solo il 19% si sente completamente libero, mentre il 16% in parte, perché ultimamente fa fatica a capire cosa si può dire e cosa no. Invece, per il 13% non si può dire più nulla, quindi non si sente libero, mentre l’11% non sa.



C’è poi il 42% degli intervistati secondo cui i media sono meno liberi. Se si tiene conto degli elettori dei partiti che compongono la maggioranza, 3 su 10 lo pensano, mentre si sale al 54% per quanto riguarda gli elettori dei partiti che sono all’opposizione.

L’aspetto più critico è la parzialità dei media: i fattori che limitano maggiormente la libertà d’espressione sono i giornalisti troppo schierati politicamente (43%, si sale al 51% per gli elettori dei partiti di maggioranza), contenuti fake (29%), controllo eccessivo della politica sui media (26%, si arriva al 40% per gli elettori dei partiti all’opposizione) e eccessiva attenzione al politically correct (26%, con picco del 35% tra gli elettori dei partiti di maggioranza). Infine, la libertà di espressione in Italia ottiene un voto poco più che sufficiente (6,2): a garantirla sono più i social (32%) e i blog (31%), rispetto a tv (21%) e media tradizionali (19%).