Al netto dei tanti italiani, la maggioranza secondo i sondaggi Emg Acqua, che vorrebbero uno sconto Iva per le operazioni con il bancomat ci sono diverse teorie nel merito del pagamento elettronico in generale: sempre secondo i dati politici evidenziati stamattina ad Agorà dai sondaggi di Masia, il 33% ritiene che i pagamenti con bancomat, carta di credito eccetera sia un mero «affare per le banche che guadagnano con le commissioni». Il 26% invece crede che tale pagamento sia un efficace strumento di lotta all’evasione, dando quindi ragione al Governo Pd-M5s e al Premier Conte, mentre un altro 26% appoggia il pagamento elettronico per il semplice motivo che è pratico e sicuro. Da ultimo, il 12% sostiene che tali operazioni siano un metodo che penalizza anziani e fasce deboli che sono meno avvezzi a pagare nella vita quotidiana con carte e bancomat. A domanda poi specifica sulla gravità dell’evasione fiscale in Italia, è l’87% a ritenere come «estremamente grave» il problema dell’evasione nel nostro Paese. (agg. di Niccolò Magnani)
EMG ACQUA (3 OTTOBRE): SCONTO IVA E BANCOMAT
Continuiamo il viaggio tra i sondaggi politici e, dopo aver osservato le intenzioni di voto degli italiani al 3 ottobre 2019, passiamo ad alcuni temi che dividono maggioranza e opposizione. Uno dei più chiacchierati delle ultime ore è quello che chiama in causa uno sconto Iva in caso di pagamento elettrico (bancomat, carta di credito, ecc.), ma cosa ne pensano gli italiani? Come illustrato da Emg nel corso di Agorà, il 76% degli intervistati si è detto favorevole alla misura, mentre il 20% è in disaccordo: il restante 4% preferisce non rispondere. Si spaccano, invece, gli intervistati a proposito delle preferenze di acquisto: il 47% ha affermato di preferire fare acquisti in costanti, stessa percentuale per coloro che hanno detto di preferire fare acquisti con pagamento elettronico (bancomat, carte di credito, ecc.). (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI, LEGA RISALE AL 32,6. M5S E PD…
Nel corso della puntata odierna di Agorà sono state espresse anche le ultime intenzioni di voto frutto dei sondaggi politici ancora di Emg Acqua, aggiornati dopo gli ultimi fatti di questi giorni dal Nadef fino al caos Manovra-Iva e i vari scontri interni alla maggioranza giallorossa. Ebbene, la Lega torna a crescere e risale al 32,6% dei consensi mentre è il Pd a produrre il maggior tonfo (-0,6% in una sola settimana, dove invece Salvini sale dello 0,4% e il M5s dello 0,3%) con una emorragia di voti che sembra andare tanto verso Italia Viva quanto agli stessi alleati di Governo dei 5Stelle. Proprio il Movimento guidato da Di Maio nei sondaggi di Masia segnano un 19%, in lieve risalita rispetto alle ultime settimane; molto bene ancora Fratelli d’Italia al 7,6%, tallonato da Forza Italia che con un 7,4% compie un balzo in una sola settimana di 0,6 punti percentuali. Renzi guadagna e si piazza al 4,5% su base nazionale, mentre +Europa scende fino al 2,2% perdendo tanto in soli 7 giorni. Chiudono i Verdi all’1,5%, La Sinistra all’1,8% e la Lista di Calenda e Richetti all’1%. (agg. di Niccolò Magnani)
EMG ACQUA (3 OTTOBRE): CHI CONTA DI PIÙ NEL GOVERNO?
Entrando però nelle pieghe del nuovo Governo, alle prese con una complessa Manovra di bilancio da mettere in atto nei prossimi mesi, i sondaggi politici prodotti da Emg Acqua e presentati da Masia questa mattina ad Agorà (Rai3) provano a fare il pelo e contropelo della situazione di “equilibrio” interno all’esecutivo. La domanda posta agli intervistati è tanto semplice quanto schietta, «chi conta di più nella maggioranza di Governo»: ebbene, se il 49% ritiene che il Premier Giuseppe Conte sia ad oggi il vero dominus dell’accordo giallorosso – a differenza del recente passato dove “l’avvocato degli italiani” era subalterno di Salvini e Di Maio – è interessante il dato del secondo in classifica. Matteo Renzi dal 20% viene visto come il vero ago della bilancia interna al Governo, nonostante Italia Viva ad oggi valga sì e no un 4-5% di voti su scala nazionale. L’ex Premier dem straccia così tanto il capo M5s Di Maio (12%) quando soprattutto il suo ex Segretario Zingaretti, dato solo dal 6% come personaggio chiave all’interno della maggioranza. (agg. di Niccolò Magnani)
SONDAGGI GHISLERI (3 OTTOBRE): COSA VOTANO I 16ENNI?
Cosa succederebbe se passasse la legge sul voto ai sedicenni? Secondo le ultime rivelazioni effettuate da Alessandra Ghisleri per la trasmissione di La7, Omnibus, è difficile comprendere nel dettaglio la percentuale dei vari schieramenti, ma il popolo dei giovani sembrerebbe essere maggiormente orientato verso il Movimento 5 Stelle. Inoltre, i 16enni sembrerebbero più puntare a sinistra, ed in particolare ad una “certa sinistra” che non sarebbe rappresentata dal Partito Democratico. Nel dettaglio il peso del voto dei sedicenni inciderebbe su circa il 2/3 % dei voti totali, e va comunque sottolineato come la maggior parte dei ragazzi rientranti in quella fascia di età sia scarsamente interessata alla politica ne tanto meno alla vita di quel tipo, ed inoltre, vi è anche una bassa conoscenza delle notizie d’attualità. Restano quindi i dubbi del peso del voto per i 16enni in Italia. In Europa solo in Austria, Germania, Scozia e Norvegia possono votare i 16enni, ma con qualche eccezione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SONDAGGI POLITICI, TESTA A TESTA CDX-CSX
I dati che emergono dagli ultimi sondaggi politici confermano la maggioranza per il Centrodestra, anche se di poco superiore ad un’eventuale coalizione composta da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Italia Viva. L’ultima rivelazione effettuata è quella dell’istituto Tecnè per il programma Quarta Repubblica, ed in attesa di nuovi dati, si scopre come il gruppone composto dalla Lega di Matteo Salvini, da Forza Italia di Silvio Berlusconi e da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni si assesta su un ottimo 47%, grazie al 31.4 del Carroccio, al 7.9 dei forzisti e all’ottimo 7.7 (in crescita) di Fdi. Dopo la Lega c’è il vuoto, e più in giù si posiziona il Partito Democratico, che continua la sua lotta personale per la medaglia d’argento con il Movimento 5 Stelle, ottenendo 20.2 punti percentuali, 0.5 in più rispetto ai grillini, che si piazzano invece sul gradino più basso del podio a quota 19.7.
SONDAGGI POLITICI: SOLO 2.5 PUNTI FRA DESTRA E SINISTRA
Tenendo conto che il neo partito di Matteo Renzi sia passato recentemente dal 4.3 al 4.6, in totale, un eventuale coalizione di “sinistra”, totalizzerebbe il 44.5% dei voti, meno 2.5 punti percentuali rispetto a Lega+FI+FdI. Insomma, l’Italia sembra decisamente spaccata a metà, e la sensazione circolante è che l’ago della bilancia possa essere rappresentato proprio da Matteo Renzi, che potrebbe assicurarsi un bel gruzzoletto di voti in un’eventuale tornata elettorale. Bisognerà però capire da dove arriveranno gli elettori: da eventuali delusi del Pd e dei pentastellati, oppure, da ex votanti del centrodestra? Nel primo caso il movimento dell’ex presidente del consiglio rappresenterebbe un vero e proprio boomerang, mentre nel secondo caso permettere al centrosinistra di primeggiare. C’è poi un inedito scenario, quello di un’eventuale coalizione di Renzi con il centrodestra, anche se allo stato attuale sembra davvero complicata che ciò avvenga.