SONDAGGI POLITICI, SOLO 12% FAVOREVOLE A DRAGHI ALLA COMMISSIONE UE

L’idea di far succedere Mario Draghi a Ursula von der Leyen a capo della Commissione europea si sta insinuando, non solo a Bruxelles, ma anche tra le cancellerie europee. Eppure non piace agli italiani, che al massimo lo vedrebbero bene alla guida della Banca centrale europea (Bce) al posto dell’attuale presidente Christine Lagarde. Di sicuro non lo vedono bene sulla poltrona più importante delle istituzioni europee, stando a quando emerso dai sondaggi politici, in particolare da quello condotto da YouTrend per Sky Tg24.



La domanda che è stata posta agli intervistati è di indicare quale sia l’istituzione europea più adatta per l’ex premier italiano. Il 41% ha indicato la Bce, mentre solo il 12% ha puntato sulla Commissione Ue, posizione per la quale la politica tedesca Ursula von der Leyen auspica la conferma. Per l’8% Mario Draghi dovrebbe essere nominato presidente dell’Europarlamento, una percentuale ancor più bassa, che si attesta attorno al 7%, ritiene che sia più giusto metterlo a capo del Consiglio Ue, il cui presidente attualmente è il belga Charles Michel.



ANCHE I PARTITI “DRIBBLANO” MARIO DRAGHI

I dati emersi dai sondaggi politici non possono sicuramente lusingare Mario Draghi, sebbene il fatto che gli italiani lo accostino alla Bce, che ha guidato dal 2011 al 2019, è un segnale comunque positivo, visto che evidentemente il suo lavoro è stato apprezzato. Ma ci sono delle perplessità che non possono essere ignorate quando il suo nome viene accostato alla presidenza della Commissione Ue, come quelle dei partiti, che infatti hanno espresso freddezza. L’autocandidatura non è un’idea che piace, ad esempio, a Matteo Salvini, che ha chiarito l’opposizione della Lega all’ipotesi: «La Lega ha già fatto i suoi sacrifici con Draghi e li abbiamo anche scontati», le dichiarazioni rilasciate uscendo dal Senato dopo il question time, e riportate da Libero. L’idea non piace neppure agli altri partiti del centrodestra, infatti Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, ha fatto sapere che si tratta di un ruolo, quello del presidente della Commissione Ue, che andrebbe affidato a un politico esponente della Ppe, il partito più numeroso.



Mario Draghi viene ancora percepito in Europa come un tecnico, motivo per il quale l’ipotesi ritenuta più alla portata è quella della presidenza del Consiglio, la cui scelta però compete agli Stati membri, non al Parlamento europeo. Questa linea ad esempio è condivisa pure da Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti. Invece, Fratelli d’Italia aspetta le indicazioni dei cittadini alle elezioni europee prima di sbilanciarsi. Pd e Pse hanno candidato Nicolas Schmit, che è l’attuale commissario europeo per il Lavoro, dunque oltre a riscuotere pochi consensi tra i cittadini, Mario Draghi ne riscuote pochi anche tra i partiti per quanto riguarda la candidatura alla presidenza della Commissione Ue.