LE INTENZIONI DI VOTO IN PIENA CRISI DI GOVERNO: I SONDAGGI SWG

Alla vigilia della giornata cruciale per la crisi di Governo, con il Premier Draghi atteso domani alle Comunicazioni in Parlamento dopo le sue dimissioni, i sondaggi politici stilati da Swg per TgLa7 provano a fotografare la situazione attuale del consenso elettorale nel nostro Paese, subito individuando nell’altissimo numero di astenuti (43%) il primo “commento” muto allo scenario intricato del panorama istituzionale. Nei sondaggi condotti su campione di elettori, è ancora Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni a rappresentare il primo partito per fiducia in Italia: con il 23,8% viene staccato il Pd di Letta, inseguitore al 22,1% ma sempre più a rischio nel proprio progetto di coalizione da “campo largo” con il M5s.



Il partito di Conte, o quello che ne resta alla vigilia di una possibile nuova scissione tra “governisti” e “contiani”, è sceso fino all’11,2%, superato dalla Lega di Salvini che pure al 14% non gode del miglior momento elettorale della propria “seconda vita politica” dopo gli albori con Umberto Bossi. Le intenzioni di voto Swg mostrano poi la grande bagarre tra i partiti sotto il 10%: guida la pattuglia Forza Italia con il 7,4% del consenso, davanti al 4,9% di Azione-Calenda e +Europa, così come al 3,8% di SinistraItaliana-Verdi e 2,7% di Italia Viva-Renzi. Chiudono i sondaggi politici nazionali la lista ItalExit di Paragone al 2,5%, il partito di Speranza e D’Alema al 2,3% (Mdp-Articolo1) e Noi con l’Italia di Lupi all’1%.



SONDAGGI POLITICI: CRISI COLPA DI CONTE PER IL 60%

Mentre i partiti sono in fermento per capire la posizione da prendere domani in Parlamento, il futuro immediato della politica si apre a scenari per lo più riassumibili in due opzioni alternative: o si vota a marzo (Governo Draghi o tecnico) o Elezioni anticipate, con la definitiva crisi di Governo. In entrambi i casi, i sondaggi politici condotti da Swg hanno tentato di comprendere ad oggi quale sia l’esatta “contezza” della situazione attuale per gli elettori dei diversi partiti. In particolare, è stato chiesto quale sarebbe la via preferibile tra la permanenza del Governo Draghi, il voto anticipato o un nuovo governo.



Ebbene, per il 50% degli intervistati l’opzione Draghi in carica resta la favorita, mentre solo il 26% punta alle Elezioni in ottobre e l’8% per un nuovo Governo dopo Draghi. Entrando però nelle pieghe dei singoli partiti, si scopre che nel sondaggio commissionato dal TgLa7 ben il 48% degli elettori M5s vuole che il Governo Draghi prosegua fino alla prossima primavera. Per lo strappo di Conte, in definitiva, si schiera solo il 35% dell’elettorato. Anche tra gli elettori del Centrodestra di Governo prevale la linea pro-Draghi: 46% della Lega, 44% di Forza Italia, ma anche un 39% di elettori FdI opta perchè il Governo attuale rimanga in carica. Per il voto anticipato invece sono i meloniani a spingere più di tutti, sebbene rimanendo sotto il 50% delle opzioni: FdI 44%, Lega 42%, Forza Italia 39%, M5s 35%. E il Pd? Plebiscito pro Draghi, l’86% dei dem vuole l’attuale Governo mentre solo il 5% si spinge per le Elezioni anticipate. Infine, a domanda secca nei sondaggi politici Swg su chi abbia le principali responsabilità di questa crisi di Governo, l’elettorato non ha dubbi: il 59% indica “Conte e M5s”, il 17% il Premier Draghi, altre motivazioni/responsabili per il 7% (in dubbio il 17%).