CRISI E FUTURO PD: I SONDAGGI POLITICI SUL SEGRETARIO E LE ALLEANZE

Nei giorni in cui nasce ufficialmente il Governo Meloni (ieri il primo CdM, domani il primo voto di fiducia in Parlamento) nei sondaggi politici si prova a testare subito la tenuta della maggioranza ma non si perde neanche di vista la situazione interna alle opposizioni. Su tutte, chi passa certamente un periodo tutt’altro che sereno è il Partito Democratico: dato in forte calo in tutte le intenzioni di voto, con un Segretario ormai dimissionario come Enrico Letta e un Congresso convocato entro la primavera 2023 con al momento un’unica candidata ufficiale (Paola De Micheli) e tanti dubbi ancora all’orizzonte, tra cui anche l’ipotesi di cambiare nome e simbolo del partito. Se a tutto questo ci aggiungiamo la forte concorrenza interna al campo progressista del “nuovo” M5s di Giuseppe Conte, ecco che il futuro del Pd attesta al momento molte più ombre che luci.



Negli ultimi sondaggi politici stilati da Monitor Italia Tecné per l’Agenzia Dire si approfondisce proprio l’attuale situazione dei Dem scoprendo subito che l’elettorato non intende al momento “rivoluzionare” tutto all’interno del partito: a domanda secca sull’eventualità di cambiare nome e simbolo del Pd, gli elettori Dem all’85% si oppongono mentre solo il 10% si ritiene disposto a innovare tutto del partito che fu PCI e fu DS. Molto più intenti invece nell’aprire l’alleanza in quel progetto di “campo largo” fallito già prima delle Elezioni Politiche: il 43% degli elettori Pd ritiene che il prossimo Segretario Dem debba stringere un’alleanza con il Movimento 5Stelle, mentre il 35% è dell’idea che occorra costruire un polo riformista con Azione (Calenda) e Italia Viva (Renzi), il 22% non sa/non dice. Sempre nei sondaggi politici Tecné viene poi chiesto quale potrà essere il “post-Letta” nelle prossime Primarie al Congresso: Stefano Bonaccini viene scelto ad oggi dal 23% degli elettori intervistati, tallonato dalla sua numero 2 in Regione Emilia Romagna, Elly Schlein (20%). Seguono tutti gli altri: Dario Nardella all’11%, Paola De Micheli 8%, Enzo Amendola 5%, Matteo Ricci 4%, altri candidati al 3% e “non sa” al 26%.



SONDAGGI POLITICI EMG: FDI E M5S AL TOP, CROLLO PD AL -1,1%

In attesa dei primi sondaggi politici della settimana, tradizionalmente in arrivo da Swg per TgLa7 del lunedì sera, le ultime intenzioni di voto prodotte la scorsa settimana si riferiscono ovviamente alla “Supermedia” posta da YouTrend e Quorum per Agi che tirava lo scorso venerdì le somme dell’ultima settimana culminata con la nascita del Governo Meloni. Il partito della neo-eletta Premier, e il M5s di Conte, hanno guadagnato oltre un punto nei sondaggi politici rispetto al voto del 25 settembre in quello che viene definito “effetto bandwagon” (“effetto carrozzone”, crescita del consenso sulla scia del successo).



La media dei sondaggi politici Demos (8 ottobre), EMG (18 ottobre), Euromedia (18 ottobre), Noto (13 ottobre) e SWG (10 e 17 ottobre) vedeva Fratelli d’Italia al top con il 27,2% dei consensi (+1,2%), seguito dal Pd al 17,7% in caduta totale dell’1,14% rispetto al voto del 25 settembre. Al terzo posto ma attaccato ai Dem troviamo il M5s di Giuseppe Conte salito fino al 16,7% (+1,3%) mentre la Lega di Salvini perde ancora terreno all’8,4% di stima su base nazionale: segue il Terzo Polo Renzi-Calenda al 8,2% nelle intenzioni di voto, superando i sondaggi politici su Forza Italia che la vedono ancorata al 7,6% dopo le ultime settimane “convulse” per lo scontro interno al Centrodestra del loro leader Silvio Berlusconi. Chiudono i sondaggi YouTrend i Verdi con Sinistra Italiana al 3,9%, PiùEuropa al 2,9% e ItalExit di Paragone al 2,3%.