Dopo aver analizzato le intenzioni di voto degli italiani grazie ai dati di SWG, è tempo di andare a conoscere il sentiment sulla crisi in Ucraina. Tanti i temi sul tavolo, i sondaggi politici di Ipsos per Di Martedì confermano la grande divisione di giudizio. Uno dei dossier più discussi è quello legato all’aumento delle spese militari fino al 2% del Pil, un impegno assunto dal governo italiano nel 2014 e confermato da tutti gli esecutivi successi.



In questi giorni non sono mancate le polemiche all’interno della maggioranza, con le contestazioni del Movimento 5 Stelle, ma cosa ne pensano gli italiani? Secondo i sondaggi politici, un italiano su due è contrario: per la precisione, per il 51% non è giusto aumentare le spese per le armi fino al 2% del Pil. Di parere contrario il 30% degli intervistati, mentre il restante 19% ha preferito non rispondere al quesito.



SONDAGGI POLITICI: I DATI DI IPSOS

I sondaggi politici di Ipsos per Di Martedì hanno poi chiesto agli italiani cosa dovrebbero fare Roma e gli altri Paesi europei in questi giorni di guerra. Per quasi un italiano su due, il 49% per l’esattezza, dovrebbero rimanere realistici e continuare a fare quello che si può senza danneggiarci troppo. Il 29% chiede un intervento più incisivo, con la rinuncia totale al gas e al petrolio russo. Una soluzione che comporterebbe danni ingenti all’economia europea. Per il 13%, invece, sarebbe necessario aumentare il più possibile gli aiuti militari al Paese di Zelensky. Il restante 9% non sa o non indica. I sondaggi politici di Ipsos hanno poi chiesto agli italiani se sia giusto che nelle televisioni, nei dibattiti e sui mezzi d’informazione si dia spazio a tutte le voci e le opinioni: per il 69% è corretto, mentre per il 23% in questo caso non è giusto. Il restante 8% ha preferito non rispondere al quesito dell’istituto di Nando Pagnoncelli.

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