La credibilità di Matteo Salvini, sempre utilizzando i più recenti sondaggi elettorali della crisi di Governo – quelli Winpoll presso il Sole 24 ore – pare esser stata seriamente “contaminata” in questa crisi di Governo e solo un “fallimento” della trattativa Pd-M5s potrebbe far tornare qualche speranza di crescita nell’immediato per la Lega. Secondo i dati contenuti nella rilevazione, la credibilità di Salvini per il 58% è diminuita e solo il 23% ritiene che sia rimasta uguale a quanto era prima della crisi aperta dallo stesso vicepremier lo scorso 8 agosto. Nel frattempo a crescere sempre di più è Fratelli d’Italia divenuta sempre più “indispensabile” per il Carroccio qualora si andasse davvero ad Elezioni politiche anticipate: l’8,3% attuale è uno dei massimi risultati del movimento di Giorgia Meloni, l’esatto contrario di una Forza Italia che al 6,6% resta in crisi nerissima assieme al suo leader Silvio Berlusconi.



37% ELETTORI 5STELLE BOCCIA IL GOVERNO PD-M5S

Tra totopremier e trattative serrate, il peso specifico dei consensi in riferimento alle azioni politiche reali non sono per nulla da mettere in secondo piano: come hanno mostrato oggi i sondaggi politici di D’Alimonte, la Lega ha perso punti dopo la crisi di Governo (pur rimanendo il primo partito con netto distacco in Italia, ndr) e il rischio è che M5s e Pd, in lieve risalita dopo questi giorni, possano deflagrare con l’accordo che potrebbe portarli assieme a Palazzo Chigi. «Tra gli elettori del M5s, che pure sono in maggioranza (relativa) favorevoli a un governo con il Pd, solo il 34% crede che un tale governo possa durare tutta la legislatura mentre il 37% pensa che durerà pochi mesi», spiega ancora D’Alimonte sul Sole 24 ore in riferimento ai dati elettorali che darebbero decise frenate dalla base grillina in merito ad accordo con Zingaretti e Renzi. In merito alla frenata di Salvini, ancora il sondaggista spiega nel dettaglio «Alle europee la Lega aveva preso il 34,3%, nel sondaggio del 30 luglio era stimata al 38,9% e oggi è scesa al 33,7%. È presto per dire se questo dato rappresenti una battuta d’arresto oppure la fine di un ciclo».



SONDAGGI GOVERNO PD-M5S, OK DAL 62% DEGLI ELETTORI DEM

Un altro dettaglio alquanto interessante per l’attuale crisi di Governo arriva sempre dai sondaggi elettorali condotti da Winpoll e commentati da Roberto d’Alimonte su Il Sole24 ore: solo 4 italiani su 10 vogliono andare al voto e soprattutto alla domanda se il Governo Pd-M5s può soddisfare i consensi, gli elettori dem hanno risposto Sì per il 62% dei casi, con “solo” il 38% in piena bocciatura dell’asse anti-Lega tra Di Maio e Zingaretti. Stessa domanda ma per gli elettori M5s che invece si dicono ben più “freddi” sulla trattativa, solo il 43% a favore del nuovo Governo di Legislatura. Da ultimo, i sondaggi politici elettorali di Winpoll danno sull’elettorato della Lega un sostanziale “funerale” all’accordo con il M5s per il 93%, solo il 7% infatti rivorrebbe un accordo Salvini-Di Maio per non far cadere il Governo.



SONDAGGI WINPOLL (25 AGOSTO)

Nuovi sondaggi politici, nuovi dati, “vecchie” conferme: con la crisi di Governo, al netto della ragione o torto, la Lega di Salvini ha perso terreno e secondo i sondaggi elettorali publicati da Winpoll per il Sole24 ore di questa mattina non nascondono il passo indietro deciso del Carroccio da fine luglio fino ad oggi. Salvini scivola dal 38,9% al 33,7% attuale anche se il Pd non ne approfitta (dal 23,4 al 24%) e il Movimento 5 Stelle cresce sì ma dal 14,8% al 16,6%, ancora poca cosa per rappresentare una “minaccia elettorale” alla Lega di Salvini specie se si dovesse presentare con lo schema del Centrodestra in eventuali elezioni post eventuale fallimento della trattativa Pd-M5s per un nuovo Governo di legislatura. Benissimo ancora Fratelli d’Italia, dal 7,4% all’8,3% mentre Forza Italia non esce dalla crisi e rimane al 6,6% su scala nazionale.

COMPARAZIONE SONDAGGI SULLA LEGA: AL 30% O AL 40%?

La Lega di Matteo Salvini ad oggi vale più il 30% o il 40% in eventuali prossime elezioni anticipate? I sondaggi politici elettorali di questo ultimissimo periodo, causa una crisi di Governo esplosa poco prima di ferragosto con numerosi analisti ed esperti in vacanza, non aiutano a dipanare la complicatissima matassa sui quali di fatto si è giocato molto di questa anomala situazione politica della Repubblica italiana. Una Lega attorno al 40% (sondaggi Noto, ben prima delle dimissioni del Premier Conte, ndr) è stata molto probabilmente la miccia che ha “acceso” Salvini per tentare la via delle elezioni per quei “pieni poteri” che al momento si allontanano non poco per via delle trattative di Pd e M5s per formare un Governo di emergenza da convincere Mattarella martedì prossimo nelle nuove consultazioni. Dopo i giorni di crisi però la Lega nelle successive intenzioni di voto (i sondaggi politici di Tecné per Repubblica, ndr) è parsa in netto ritardo e “freno” rispetto alle ottime prestazioni fino ad inizio agosto: il 40% si avvicina infatti più ad un 30% (31,8% per la precisione) con Salvini che pare non abbia convinto gli elettori nell’aprire la crisi di Governo.

SONDAGGI POLITICI, LA SFIDA TRA PD E M5S

Per tutti questi motivi lo stesso leader della Lega resta a “metà” nella convinzione di spingere verso Elezioni o con una possibile e clamorosa nuova maggioranza gialloverde con le costanti “lusinghe” che nelle ultime ore si infittiscono sull’asse Salvini-Di Maio. A differenza di una Lega che in linea di massima si muove con una “media” sul 35% – in attesa che arrivino nuovi dati e nuovi sondaggi elettorali – Pd e M5s, nel triangolare sul nuovo Governo al momento non subiscono un “netto” freno come ci si potrebbe aspettare (ma vale lo stesso per quanto detto su Salvini, occorre attendere anche i prossimi sondaggi politici di fine agosto, ndr). Rispetto al 22,7% delle Europee, Zingaretti ad oggi raccoglie una leggera risalita verso il 24,6% (Tecnè) mentre per Noto rimarrebbe al 23%, ma prima delle dimissioni di Conte. Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, anche qui i dati sono assai discordanti: secondo le ultime rilevazioni dopo la crisi di Governo, il 20,8% sarebbe un netto rientro dopo le difficoltà degli ultimi mesi ma continuano a rincorrersi rumors di sondaggi “riservati” che darebbero invece il Movimento di Casaleggio e Di Maio ben al di sotto addirittura del 10%, in una ipotesi tutt’altro che semplice specie per il prossimo probabile Governo con gli “odiati” piddini.