I SONDAGGI POLITICI DI ANTONIO NOTO SUL “CAMPO LARGO” METTONO A RISCHIO LA COALIZIONE: “SOLO 20% ELETTORI PD-M5S VUOLE RENZI”
«Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore…»: De Gregori nella famosa canzone parlava dei calciatori ma il suo “schema” si potrebbe tranquillamente applicare alla politica in quanto non è (quasi mai) detto che dai sondaggi politici si può giudicare uno scenario più complesso. Eppure, guardando gli ultimi sondaggi forniti da Antonio Noto per “La Repubblica” oggi 4 agosto 2024 si scorge un campanello d’allarme notevole per il “campo largo progressista” che la leader Pd Elly Schlein vuole realizzare con il Partito Democratico come “stella polare” centrale.
Se infatti si guardano gli ultimi dati nazionali sulle coalizioni, tanto la Supermedia YouTrend quanto i sondaggi politici di Lab21.01 per “Affari Italiani” danno il Centrodestra del Governo Meloni in netto vantaggio contro il “campo largo” ipotizzato da Schlein dopo le Europee 2024: la coalizione con Pd, AVS, M5s, PiùEuropa e – forse – Renzi e Calenda potrebbe raccogliere tra il 38% e il 43%, comunque non sufficiente per battere ad oggi le destra di FdI, Lega, NM e Forza Italia.
Guardando però i sondaggi politici forniti da Noto emerge un dato che finora i vari leader intervenuti a sinistra sul tema – da Schlein a Renzi passando per Conte, Fratoianni e Bonino – non avevano particolarmente fatto attenzione: l’elettorato del Centrosinistra è tutt’altro che convinto di imbarcare a bordo tutte le componenti attuali per sconfiggere Meloni. Solo il 29% degli elettori Pd, ad esempio, vogliono l’ingresso di Italia Viva nel “campo largo”, ancor peggio dai grillini che vedono come fumo negli occhi l’ex Premier: l’81% degli elettori M5s non vuole vedere Italia Viva in coalizione, così come l’87% di Alleanza Verdi-Sinistra è contro un “campo largo” che si fondi sull’abbraccio tra Schlein e Renzi.
DALLA SINISTRA AI CENTRISTI: GLI ELETTORATI SCETTICI SUL “CAMPO LARGO” NEI SONDAGGI POLITICI
La “caduta dei veti incrociati” del senatore fiorentino su Pd e M5s non convince in sostanza gli elettorati dem e 5Stelle, così come quelli centristi: sempre nei sondaggi politici di Noto per “Rep” emerge come solo il 16% di chi vota oggi Italia Viva vorrebbe un “campo largo” che vada fino al M5s, sale al 29% invece se ci fosse AVS con Pd e PiùEuropa. La situazione insomma è molto complessa e davanti alle trattative a lungo termine che intendono portare avanti i leader della sinistra nazionale, gli elettorati sembrano parlare un’altra lingua (almeno secondo i sondaggi politici usciti finora).
Considerando solo l’elettorato del Partito Democratico, il 76% si dice d’accordo con un’alleanza trasversale con il M5s, il 79% approva l’ingresso di AVS e il 76% non si oppone a PiùEuropa: la fiducia invece cala con l’ingresso dell’ex Terzo Polo, su cui pesano le liti e i veti visti anche solo negli ultimi 2-3 anni di politica nazionale. Con Azione nel “campo largo” si schiera solo il 43% dei dem, mentre crollano al 29% i “Renzi-fans” interni al Pd. Capitolo Movimento 5Stelle, al netto del futuro ancora da costruire come leadership dopo la frattura Conte-Grillo di queste settimane: il 60% vuole un asse col Pd, il 54% con anche AVS, il 43% favorevole a Emma Bonino, mentre su Calenda e Renzi cala un “No” secco per rispettivamente l’80% e l’81% degli intervistati nei sondaggi politici Noto. Chiudiamo l’analisi sullo “scetticismo” attorno al “campo largo” con i risultati dei voti di AVS sui principali alleati: la presenza del Pd è vista bene dal 67% degli elettori di Europa Verde e Sinistra Italiana, mentre sul M5s si sale al 69%, addirittura 73% per PiùEuropa. Anche in questo caso è l’area centrista a non convincere: Azione di Calenda viene vista bene solo dal 26% degli elettori AVS, addirittura 13% per l’alleanza coi renziani.