I PRIMI SONDAGGI DOPO LO STRAPPO DI CALENDA: CROLLA AZIONE, MA ANCHE IL CENTROSINISTRA…

Mentre le trame verso le Elezioni 2022 conducono verso l’ipotesi Terzo Polo tra Renzi e Calenda, i sondaggi politici diffusi oggi da Quorum-YouTrend per SkyTG24 sono i primi a rilevare intenzioni di voto dopo lo strappo avvenuto nel campo del Centrosinistra. E i risultati sono sorprendenti: Calenda crolla al 2% (anche se il consenso attorno ad Azione prima dell’accordo con PiùEuropa non era dato molto più alto a livello nazionale, dove il politico Calenda è il meno “conosciuto” rispetto agli altri leader di partito sempre secondo i sondaggi Quorum) ma è l’intero Centrosinistra a non riuscire a trovare una quadra di coalizione per poter battere i rivali. L’insieme di Pd (22,3%), Sinistra Italiana-Verdi (3,9%), PiùEuropa (1,6%) e Impegno Civico-Di Maio (1,5%) non va oltre il 29,3% di consensi su scala nazionale.



Di contro, vola il Centrodestra guidato dalla prima lista Fratelli d’Italia: Meloni al 24,2%, Lega-Salvini al 14%, Forza Italia-Belrusconi all’8,9%, ma anche Lupi-Toti con NcI-ItaliaAlCentro allo 0,8% e Cesa-Brugnaro con Udc-CoraggioItalia allo 0,3%. La risultanza finale di questi sondaggi politici per il Centrodestra è 48,2% su ampia scala nazionale: a Letta servirebbe insomma costruire un vero “campo largo” dove mettere tutti dentro, a cominciare dal 10,6% del Movimento 5Stelle di Conte. Chiudono i sondaggi Quorum-YouTrend le liste ItalExit di Paragone al 3,2%, Italia Viva-Renzi al 2,2%, Unione Popolare-DeMagistris allo 0,7% e, per l’appunto, il 2% di Azione-Calenda. Resterà da capire se il Terzo Polo centrista, una volta costituito e presentatosi alle Elezioni, scenderà a patto con il Centrosinistra oppure rimarrà ago della bilancia (assieme all’incognita 5Stelle).



D E MELONI GIÙ, SALGONO LEGA E M5S: I SONDAGGI POLITICI SWG

Come da tradizione, al lunedì sera i sondaggi politici che danno il “là” alla settimana politica davanti provengono da Swg per TgLa7: ebbene, nel pieno della campagna elettorale e dopo l’ennesimo “strappo” interno al Centrosinistra nei pur ancora pochi giorni di pieno dibattito pre-Elezioni 2022, i primi due partiti del Paese perdono terreno per la prima volta dopo settimane. Le intenzioni di voto Swg mostrano Fratelli d’Italia ancora in testa con il 23,8% ma con -0,4% in 7 giorni: stessa percentuale di calo per il Pd di Enrico Letta, che chiude i sondaggi politici settimanali al 23,3%.



Dietro guadagnano terreno tutti e tre i partiti che non hanno votato la fiducia al Premier Draghi durante la crisi di Governo: la Lega di Salvini, in piena campagna elettorale ormai da giorni, sale al 12,5% (+0,5%), ma anche il M5s di Conte guadagna al 10,4% (+0,4%). Forza Italia di Berlusconi all’8% procede spedito con un +0,5% su scala nazionale in una settimana: appena dietro si ritrova Azione con +Europa con il 6,5%, “cartello elettorale” però destinato alla rottura dopo che Bonino-Della Vedova hanno confermato l’alleanza con il Pd dopo lo strappo di Carlo Calenda. Chiudono i sondaggi politici Swg l’asse Verdi-Sinistra Italiana al 3,7% (-0,4% dopo l’accordo con Letta), 3,3% per ItalExit di Paragone, 2,9% per Matteo Renzi-Italia Viva (in queste ore fitta l’interlocuzione con Calenda per un potenziale Terzo Polo), 1,4% ad Impegno Civico (Di Maio e Tabacci), 1,% NcI-Lupi.

SONDAGGI POLITICI E COALIZIONI: “CENTRODESTRA AL 45%”. ASTENSIONE AL 42%

Ancora con i sondaggi politici di Swg si riscopre l’amara verità: il primo vero partito in Italia, ancora oggi, è quello dell’astensione. A domanda secca su cosa faranno gli elettori intervistati, il 42% afferma di volersi astenere o comunque di non essere certi di andare a votare alle Elezioni Politiche 2022: di questi il 17% nel dettaglio spiega di essere incerto con qualche possibilità di votare il 25 settembre, il 7% dice che probabilmente non voterà, il 9% che sicuramente non voterà, 9% invece deciderà prima delle Elezioni. L’elettorato attivo invece, secondo i sondaggi Swg, sarà del 58% totale: «Gli elettori di destra ora sono più motivati di quelli di sinistra», ha spiegato Rado Fonda, Head of Research a Swg, intervistato dal “Corriere della Sera”.

Ad oggi, specie dopo le continue liti all’interno del Centrosinistra, la partita delle Elezioni vede la linea compatta FdI-Lega-FI-Udc-NcI-Coraggio in netto vantaggio per la partita dei collegi: «Il centrodestra ha circa il 45% dei voti», sottolinea ancora Fonda, «mentre il centrosinistra, dopo la rottura di Calenda, è sotto la soglia del 30%». Dopo lo strappo del leader di Azione, il “campo largo” di Letta è assai «meno competitivo, soprattutto nei collegi uninominali, dove il centrosinistra appare vincente solo nelle sue roccaforti». Il Partito Democratico con gli attuali alleati potrebbe ad oggi conquistare 15 collegi al minimo, 30 in caso di vero exploit: «Il centrodestra – conclude Rado Fonda di Swg – può conquistare il 90% dei seggi assegnati dall’uninominale», che in termini numerici significa 132 seggi alla Camera, e 66 al Senato.