SONDAGGI POLITICI VERSO LE ELEZIONI 2022: MELONI BATTE LETTA, M5S 10.5%
Meno di un mese e le urne si apriranno per consentire a quasi 50 milioni di italiani di esercitare il proprio voto alle Elezioni 2022: i sondaggi politici per il momento continuano a confermare un vantaggio piuttosto importante sul fronte collegi uninominali per il Centrodestra, ma pure sul fronte proporzionale (che elegge i due terzi dei 600 parlamentari) il vantaggio dei partiti in coalizione Cdx resta importante. Osservando le ultime intenzioni di voto dei sondaggi politici Tecné (24-5 agosto) si scopre come alla Camera Fratelli d’Italia guadagni campo sul Pd, con 24,6% contro i Dem di Enrico Letta al 22,6% in calo dello 0,9% rispetto all’ultima rilevazione Tecné. La Lega non sfonda per il momento al 12,7%, ma anche il diretto inseguitore Silvio Berlusconi con Forza Italia non va oltre l’11,1%.
Al 10,5% riprende quota il M5s di Giuseppe Conte, mentre resta ancora sul 4,9% il Terzo Polo Azione-ItaliaViva: chiudono questi ultimi sondaggi politici ad un mese dalle Elezioni 2022 la lista di Emma Bonino PiùEuropa al 2,5%, l’alleanza Verdi-SinistraItaliana al 3,3%, ItalExit di Paragone al 2,9%, Impegno Civico di Di Maio non oltre lo 0,6% su scala nazionale. Per il Senato intenzioni di voto molto simili con lieve differenze per il Pd al 22,5%, Terzo Polo 5% e M5s al 10,4%. Ul 55,5% degli elettori intervistati indica comunque un partito per il voto del 25 settembre, il 44,5% è invece condiviso tra astensione certa o indecisi su chi votare.
COALIZIONI E COLLEGI UNINOMINALI: SONDAGGI POLITICI CON CDX AL 50%
Situazione come dicevamo largamente già vantaggiosa per il Centrodestra la troviamo sui sondaggi politici in merito ai collegi uninominali di Camera e Senato: come noto, la legge elettorale del Rosatellum bis favorisce l’alleanza tra più partiti per poter vincere il proprio collegio con anche un voto in più rispetto agli avversari. E così, stante queste ultime intenzioni di voto, i sondaggi politici di Tecnè mostrano come ad oggi alla Camera dei Deputati voterebbero per il Centrodestra (FdI-Lega-FI-Noi Moderati) il 49,6% degli aventi diritto di voto, in lievissimo calo rispetto all’ultima rilevazione (-0,2%). Per il Centrosinistra invece – formata da Pd, +Europa, Verdi/Sinistra italiana, Impegno civico) – non arriva al 30% e si ferma al 29% dopo aver perso un punto netto percentuale nelle ultime settimane.
Il M5s resta ancorato al 10,5% mentre il Terzo Polo tra Calenda e Renzi sale solo fino al 4,9% per i collegi uninominali: tutti gli altri partiti raggruppati idealmente non vanno oltre il 6% anche se questo dato è cresciuto negli ultimi giorni, sintomo della delusione di molti elettori per i “grandi raggruppamenti” in questa campagna elettorale così particolare. Al Senato la situazione è anche qui molto simile e si profila dunque un prossimo Parlamento con meno “differenze” di maggioranze tra le due Camere: Centrodestra al 49,5%, Italia Democratica e Progressista al 29%, 5Stelle al 10,4%, ItaliaViva-Azione al 5%.