COALIZIONI E ASTENSIONE: I NUOVI SONDAGGI POLITICI ELETTORALICentrodestra avanti ben di 19 punti

e principali partiti della coalizione in crescita: per il “campo largo” di Enrico Letta, la sfida delle Elezioni 2022 al momento sembra decisamente impervia visto il vantaggio accumulato nei sondaggi politici ancora di questa settimana di campagna elettorale. Secondo gli ultimi sondaggi elaborati da Enzo Risso (docente di teoria e analisi delle audience nell’Università La Sapienza di Roma e direttore scientifico di Ipsos) in esclusiva per il “Sussidiario.net”, la coalizione formata da Lega, FdI, Forza Italia e Noi Moderati al momento viaggia tra il 46 e il 48% su base nazionale: Meloni tra il 22-23%, Salvini 14-15% e Berlusconi 7-8%.



Tiene ancora il Movimento 5Stelle di Conte al 10-11% in lieve risalita rispetto ai sondaggi politici precedenti di Ipsos: per il Centrosinistra invece la via per le Elezioni 2022 al momento li vede fissi al 29,5%, frutto del 23% del Pd e un 6,5% complessivo per Verdi-SI-PiùEuropa-Di Maio. Guardando invece i sondaggi politici diffusi oggi ed elaborati il 18 agosto da Tecné, si scorge come il comportamento elettorale degli italiani sia ancora tutto da “decidere” in vista del voto tra poco più di un mese. Al momento infatti solo il 56,2% degli intervistati indica un partito che voterà, mentre il 43,8% complessivo si dice incerto o peggio, non intende votare. L’astensione netta è al 27,2%, gli incerti al 10,8%, chi ancora non ha deciso il partito ma voterà è il 5,8%.



I SONDAGGI POLITICI VERSO LE ELEZIONI 2022: LE INTENZIONI DI VOTO PREMIANO IL CENTRODESTRA

Prosegue la campagna elettorale ma proseguono soprattutto i sondaggi politici a dare “linfa” – e preoccupazioni – alle varie coalizioni che si apprestano a presentare le liste entro il 20-21 agosto in vista delle elezioni convocate, come noto, ill 25 settembre 2022. Gli ultimi dati raccolti a Demopolis lo scorso 14 agosto mostrano sondaggi politici ancora una volta molto positivi per il Centrodestra e per le singole liste a sostegno; diversamente, non cresce (e anzi perde qualcosa) il Pd di Letta, così come il Terzo Polo da poco nato dopo l’accordo tra Calenda e Renzi. Regge bene invece il Movimento, anche se il 10% rappresenta un deciso passo indietro rispetto alle Elezioni del 2018, quando l’allora leader Di Maio prese il 34% in Parlamento.



Entriamo però nelle pieghe di questi nuovi sondaggi Demopolis e osserviamo le intenzioni di voto degli italiani appena raccolte: Fratelli d’Italia con Meloni resta il primo partito del Paese con il 24,3% dei consensi, davanti al 22,8% del Partito Democratico che insegue come seconda forza. Sale invece e non poco la Lega di Salvini, al 15,2% e tornata con sondaggi politici decisamente più confortanti rispetto agli ultimi mesi del Governo Draghi. Regge ma resta al 10,6% il Movimento 5Stelle di Conte, uscito da poco dal voto delle Parlamentarie online sui candidati da proporre alle Elezioni: l’alleanza tra Azione e Italia Viva ad oggi vale un 5,3%, appena dietro a Forza Italia di Berlusconi che invece si staglia al 6,8% su base nazionale. Chiudono i sondaggi Demopolis l’alleanza tra Sinistra Italiana e Verdi al 4,1%: ad oggi l’affluenza è data al 66%, gli indecisi al 19% mentre tutte le altre liste rimanenti non superano il 4% totale.

QUANTO VALE IL TERZO POLO: DATI, SONDAGGI POLITICI E “PREVISIONI” SU RENZI-CALENDA

Osservando l’ultima Supermedia dei sondaggi politici compiuta da YouTrend – che comprende le intenzioni di voto Quorum (8 agosto), Emg (11 agosto) e Tecné (11%) – un dato balza all’occhio: al momento il Terzo Polo, seppur in ripresa dopo lo strappo di Calenda dal Centrosinistra, non riesce ad andare oltre il 5% su base nazionale. Alla vigilia di un voto elettorale che prevede notevole incertezza, soprattutto per i collegi al Senato, la “partita” secondo Calenda e Renzi è ancora tutta da giocare con la speranza da parte loro di riuscire a “rosicchiare” voti tanto a destra quanto a sinistra e presentarsi come ago della bilancia necessario all’indomani delle Elezioni 2022.

Al momento però i sondaggi politici non confermano il “piano” del Terzo Polo, che intendeva – per bocca degli stessi Renzi e Calenda – affermarsi tra il 10 e il 15% per poter realmente giocare un ruolo politico dopo il voto. Dalla Supermedia agli ultimi sondaggi politici Demopolis, il patto “Italia sul serio” sottoscritto da Azione e Italia Viva ad oggi si staglia sul 5% nazionale. È lo stesso Matteo Renzi a Radio24 che spiega oggi come in merito ai sondaggi attuali, «Non c’è un obiettivo numerico, c’è un obiettivo politico», come ridimensionando quell’obiettivo del 10% precedentemente fissato. Eppure qualche speranza per l’area centrista arriva da un altro sondaggista come Fabrizio Masia, ad dei sondaggi politici Emg: «Coloro che oggi si dichiarano di centro, un centro moderato allargato valgono circa il 18 per cento, uno spazio politico enorme. Considerato che oggi il partito di Calenda parte, assieme a Renzi, Gelmini e Carfagna, da un 7 per cento sondaggistico che è assolutamente un punto di partenza, diciamo che lo spazio potenziale è veramente grande», ha spiegato nella trasmissione “Corsa al voto” su La7. Secondo Masia, «c’è un asse di centrodestra che ha la forza di maggioranza spostata nettamente a destra verso la Meloni e le forze di sinistra con un baricentro che si è spostato a sinistra per il fatto che ha perso le sue componenti centriste. […] Ora spetterà alla strategia comunicativa della politica di Calenda Gelmini e Renzi riuscire a conquistarlo».