SONDAGGI POLITICI, LE INTENZIONI DI VOTO ALLE ELEZIONI: FDI IN CALO, M5S AL 10%
Come di consueto al lunedì sera i sondaggi politici di Swg per TgLa7 segnano l’inizio della settimana politica: per la campagna elettorale delle Elezioni 2022, inoltre, rappresentano il primo punto di confronto per i vari partiti impegnati nella bagarre di firme-simboli-liste da consegnare oltre che di alleanza da sottoscrivere/chiudere. In questo scenario ancora molto confuso, FdI e Pd restano i primi due partiti del Paese ma con opposti “trend” elettorali registrati dal sondaggio di Swg. La lista di Giorgia Meloni infatti pur restando in testa con il 24,2% registra una perdita netta dello 0,8% in soli 7 giorni: si fa molto più vicino il Pd di Enrico Letta al 23,7% (+0,5%) mentre perde ancora terreno la Lega di Salvini al 12% (-0,4%).
Centrodestra vede diminuire Meloni e Salvini, ma avanza Forza Italia al 7,5% con un più 0,4% rispetto ad una settimana fa: Berlusconi resta a poca distanza dal M5s di Conte, crollato ormai stabilmente al 10% su scala nazionale. Ottima avanzata elettorale invece per Azione-+Europa, complice probabilmente della “centralità” mediatica di Carlo Calenda in questi giorni, impegnato nel tira e molla con il Pd per l’alleanza o meno alle prossime Elezioni 2022. Salgono anche i Verdi con Sinistra Italiana al 4,1%, mentre altro balzo in avanti lo compie ItalExit di Paragone al 3,2%: chiudono la lista di sondaggi politici Swg i partiti come Italia Viva di Renzi al 2,8%, Insieme per il futuro-Di Maio all’1,7% (da ieri in cartello elettorale “Impegno Civico” con il Centro Democratico di Tabacci), Noi con l’Italia-Lupi all’1%.
CENTRODESTRA TRA PREMIER E REGOLE: I SONDAGGI POLITICI SWG
È stato poi chiesto ali elettori intervistati, sempre nei sondaggi politici diffusi da La7, come potrebbero finire le Elezioni del prossimo 25 settembre 2022: ebbene, ad oggi, il 40% vede nel Centrodestra il vincitore unico del voto anticipato successivo alla caduta di Governo Draghi: il 15% solo crede nella vittoria della coalizione guidata dal Pd, il 6% per altri (M5s etc…) mentre il 9% è convinto che nessuno trionferà alle Elezioni (il 30%, fetta molto ampia, risponde con “non saprei”). Mentre il “campo largo” di Letta si fa sempre più complicato tra veti, alleanze da chiudere e scelte dei collegi, è dentro la galassia del Centrodestra che le analisi politiche si fanno in questi giorni più dettagliate, visto il vantaggio elettorale (dei sondaggi) di cui gode al momento.
È stato chiesto se il metodo scelto da Meloni, Salvini e Berlusconi per la scelta del Premier – ovvero decide chi va a Palazzo Chigi il partito che prende più voti – alla fine sia stato quello “migliore” o se invece i dubbi manifestati da Forza Italia in merito possano portare a modalità differenti dopo l’eventuale trionfo alle Elezioni. Il 72% ritiene che il leader del partito del Centrodestra che prende più voti debba essere il prossimo Premier (52% per elettori FI, 76% per elettori Lega, 77% per elettori FdI), mentre solo il 16% ritiene che il prossimo Presidente del Consiglio debba essere una personalità votata dai parlamentari eletti nelle file del Centrodestra. Da ultimo, il toto-Premier nel campo avversario a Letta & Co viene monitorato dai sondaggi Swg per la seconda settimana consecutiva: ebbene, ad oggi sarebbe ancora Giorgia Meloni ad ottenere la palma di leadership del Centrodestra (33% da FI, 12% da Lega e 74% da FdI), davanti al 18% per Matteo Salvini, il 14% addirittura per Mario Draghi, il 6% per Antonio Tajani e il 5% per “nessuno di questi” come opzione.