I SONDAGGI POLITICI ALLE ELEZIONI 2022: LE INTENZIONI DI VOTO

Lo scenario delle Elezioni 2022 nelle sole ultime due settimane è variato già almeno 4 volte, e tutte nel Centrosinistra: anche per questa ragione, osservare i sondaggi politici più recenti è sempre la “ricetta” migliore per valutare anche i cambiamenti in corso degli ingranaggi complessi della “schizofrenica” campagna elettorale finora. Dopo i sondaggi Quorum/YouTrend di ieri che hanno dato la prima rilevazione post-strappo di Carlo Calenda con il Pd, le intenzioni di voto BidiMedia che vi proponiamo vedono ancora insieme la lista Azione-PiùEuropa destinata invece a “fratturarsi” per far posto, con ogni probabilità, alla lista unica o coalizione tra Renzi e Calenda. Fatta questa avvertenza, passiamo ai sondaggi politici veri e propri definiti da Bidimedia nella prima settimana di agosto: Meloni e Letta con i rispettivi partiti restano sempre in cima alla classifica, con Pd al 24,4% e FdI al 24,2%.



Segue a netta distanza la Lega di Matteo Salvini, in risalita al 13,3% dopo i giorni di forte difficoltà nel pieno della crisi di Governo: sotto il 10% invece ci finisce il M5s che con Conte vede ancora forti tumulti interni (9,3% il consenso attuale), staccando comunque Forza Italia di Silvio Berlusconi che insegue al 6,7% su scala nazionale. Chiude le intenzioni di voto BidiMedia l’alleanza Verdi-SinistraItaliana al 4%, ItalExit di Paragone al 2,2%, Alternativa per l’Italia (Adinolfi-Di Stefano) all’1,2%, Unione Popolare-DeMagistris al 1,1%, Coraggio Italia-Italia al Centro allo 0,9%, Impegno Civico-Di Maio allo 0,8%, Italia Sovrana e Popolare allo 0,8% e Noi con l’Italia di Lupi allo 0,7%. Affluenza fissa al 63,5%, indecisi 26,5%, Bianche/nulle all’1,5%.



COALIZIONI, “TERZO POLO” E ASTENSIONE: I SONDAGGI POLITICI

Al netto della convinzione degli elettori intervistati nei sondaggi politici di BidiMedia, che puntano sulla vittoria del Centrodestra per il 62% delle opzioni, contro il 6% del Centrosinistra e il 21% di un sostanziale pareggio, è interessante osservare quale sia il percorso e sviluppo di consenso attorno ai “blocchi” elettorali in vista delle Elezioni Politiche 2022. Per farlo ci occorre l’analisi aggiornata in questi ultimi giorni dell’Istituto Cattaneo che rivende le proprie stime del 26 luglio, quando lo scenario politico generale – seppur recente – era completamente diverso. Ebbene, la fotografia che ne deriva è un allargamento della maggioranza di Centrodestra: «considerando le medie di tutti i sondaggi pubblicati tra la seconda settimana di luglio e la prima di agosto, ai tre partiti di centrodestra (FdI, Lega, FI) viene attribuito circa il 46% delle intenzioni di voto sul piano nazionale, al M5S poco meno del’11%», spiega l’Istituto.



Già complesso il dato sul Centrosinistra e sull’ipotetico “Terzo Polo centrista” in fase di studio in queste ore tra Italia Viva e Azione: per la coalizione a guida Pd, i sondaggi dell’Istituto Cattaneo giudicano l’ex campo largo non oltre il 30% e la lista eventuale Iv-Azione attorno al 6% di consensi. Abbiamo chiesto al sondaggista, fondatore e presidente di Tecnè, Carlo Buttaroni, cosa potrebbe succedere nell’ala dell’astensione e indecisi in vista delle Elezioni dove forse si giocherà l’intera posta in palio: «L’ultima rilevazione che abbiamo fatto, che risale alla settimana scorsa, stima al 31,8 per cento la quota di elettori molto sicuri del partito che voteranno il 25 settembre. Se consideriamo anche quelli abbastanza sicuri, che lasciano una porta aperta da qui al prossimo mese, aggiungiamo un 12 per cento. Arriviamo a quattro elettori su dieci, in buona sostanza». Significa che ben 6 su 10 non voteranno o ancora non sanno quale voto esprimeranno, davvero una cifra enorme: «Io penso che la politica non stia dando un buono spettacolo, non considera adeguatamente l’intelligenza degli elettori. Raccontare una storia è una cosa complessa, che si fa negli anni, con fatti ed elementi di coerenza. Da tempo diciamo che il centrodestra agli occhi degli elettori è una coalizione, mentre il centrosinistra no. Questo si vede nei risultati dei sondaggi», conclude Buttaroni in questa intervista al “Sussidiario.net”.