SONDAGGI POLITICI, LA SFIDA A “DUE” TRA MELONI E LETTA
Enrico Letta continua a puntare, a livello mediatico, sull’identificazione di Giorgia Meloni come “candidata Premier del Centrodestra”; di contro, la leader di Fratelli d’Italia, forte dei sondaggi politici che al momento la sostengono, respinge punto su punto gli attacchi dell’avversario in quota Pd ribadendo come la coalizione di Centrodestra riuscirà a sconfiggere il “campo largo” scagliato contro la possibilità di Fratelli d’Italia primo partito del Paese anche dopo le Elezioni 2022. Il risultato è che tanto dialetticamente, quanto a livello di sondaggi effettivi, la sfida principale al momento è FdI contro Pd: detto ciò, le quote attuali non danno possibilità a nessuno dei due leader di poter governare senza una coalizione a sostegno dunque a maggior ragione saranno i risultati degli altri partiti a definire il 25 settembre 2022 chi realmente potrà essere il successore di Mario Draghi a Palazzo Chigi.
I sondaggi politici stilati da Euromedia il 26 luglio scorso fotografano questi primi giorni di campagna elettorale: Meloni al 23,5% seguita da Pd al 22,8%, con la Lega di Salvini in ritardo al 14% su scala nazionale. Malissimo il M5s che viaggia sotto il 10% addirittura (9,2%), appena davanti a Forza Italia di Berlusconi al 7,7% e ad Azione-+Europa con Carlo Calenda candidato (5,1%). Chiudono le intenzioni di voto Euromedia i partiti come Sinistra Italiana-Verdi al 3,2%, Renzi con Italia Viva al 3,1%, ItalExit Paragone al 2,7%, il nuovo partito di Di Maio Insieme per il Futuro all’1,5% e Mdp-Articolo1 di Speranza chiude al 1,4%. Anche fosse che Calenda, Renzi e Di Maio – con l’aiuto di Beppe Sala – riuscissero a trovare una quadra per un’alleanza trasversale al centro (con l’aggiunta di Bonino e Toti), ad oggi non riuscirebbero ad attrarre più del 10%.
CRISI DI GOVERNO, RESPONSABILI E VOTO M5S: I SONDAGGI POLITICI
I sondaggi provano poi ad analizzare in toto questo ultimo convulso – e un po’ “schizofrenico” – periodo politico: dopo lo strappo M5s, le dimissioni di Draghi e le accuse reciproche di aver fatto saltare l’esecutivo tra Pd-Csx e Centrodestra, nell’elettorato lo scenario che si presta davanti non è dei più esaltanti. A domanda secca posta dai sondaggi politici guidati dalla direttrice di Euromedia Alessandra Ghsileri, gli italiani intervistati rispondono nettamente: il 61,8% non è contento di come sia finita l’esperienza del Governo Draghi più o meno la stessa fetta di elettorato intervistato, il 64,6%, dice che terrà conto di questa crisi di Governo per come è finita in sede di votazioni il prossimo 25 settembre.
Il 65% degli italiani ritiene Conte e il M5s pieni responsabili della crisi mentre il 15,5% lo ritiene “vittima” dei giochi di palazzo e l’8,5%: fronte Salvini, gli elettori ritengono che al 8,5% abbia più colpe che meriti, mentre sul Premier Mario Draghi il 32% degli intervistati ritiene che abbia avuto le sue responsabilità per non essere riuscito a ricomporre una frattura divenuta ormai insanabile. Chiosa finale molto interessante, questa volta compiuta dai sondaggi politici di Izi, sui flussi di voto che potrebbe avere l’elettorato M5s alle prossime Elezioni: tra gli 850 intervistati che dichiarano di aver votato 5Stelle il 4 marzo 2018, il 41,8% conferma il proprio voto per il partito oggi retto da Giuseppe Conte, mentre l’11,7% vede slittamento verso il Pd. Il 10,5% è deluso e andrà a votare, l’11,4% ha deciso di seguire Giorgia Meloni e FdI, infine il 10,2% sceglierà l’opzione Di Maio con il nuovo partito Insieme per il futuro.