LE INTENZIONI DI VOTO PER I SONDAGGI POLITICI: SALE IL “CENTRO”, CALO LEGA

A meno di due mesi dal voto per le Elezioni Politiche 2022, gli ultimi sondaggi politici proposti da Emg dopo lo scioglimento delle Camere riflettono l’attuale scenario di alleanze e “promesse” elettorali: confusione e rischi dominano la scena, specie nel campo del Centrosinistra dove l’alleanza è ancora un forte rebus. In piena campagna elettorale, dove già il livello dello scontro è “alle stelle”, quanto ravvisato dalle intenzioni di voto Emg conferma il grado di “instabilità” e incertezza per come potranno formarsi le alleanze in vista del voto: al momento il Pd con Articolo 1 avrebbe la palma di prima forza in Parlamento con il 24,5%, mentre viene “sottostimata” rispetto ad altri istituti demoscopici Giorgia Meloni con Fdi, al 22,5%.



Al terzo posto resta la Lega di Matteo Salvini in calo al 12,5%, davanti di due punti percentuali al Movimento 5Stelle (10,5%) in preda alle forti crisi interne tra Grillo e Conte sul nodo del secondo mandato. Forza Italia con Silvio Berlusconi al 7% stacca di un solo punto il “patto repubblicano” tra Azione-Calenda e +Europa, dove tra l’altro sono già entrate le due Ministre ex forziste Gelmini e Carfagna: al 4% troviamo Matteo Renzi con Italia Viva, lui invece “sovradimensionato” rispetto alle intenzioni di voto generali di questo ultimo periodo. Sinistra Italia con Verdi non vanno oltre il 3,5%, mentre Lupi con Noi con l’Italia restano al 2%. Chiudono la lista dei sondaggi politici Emg il partito di Toti “Italia al centro” con l’1,5%, stesso risultato per Insieme per il futuro di Di Maio e Paragone con ItalExit al 2,5%.



COALIZIONI E CRISI DI GOVERNO: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI

Se invece si guarda i sondaggi politici sotto il profilo più “ampio” delle coalizioni scopriamo che seppur staccati di “poco”, è ancora il Centrodestra a incarnare la possibilità maggiore di ricevere l’incarico dal Quirinale dopo il voto del 25 settembre 2022. Sempre dalle intenzioni di voto di Emg, il Centrodestra composto da Salvini, Meloni, Berlusconi e Lupi ad oggi vale il 44%. Il “campo largo” di Letta invece non va oltre il 37,5%, con dentro tra l’altro Calenda, Renzi, Toti e Di Maio: ovvero non proprio la granitica certezza che tutti ci stiano alla proposta del Pd, specie vista la presenza anche di Speranza e D’Alema. La coalizione “cosa rossa” come la chiamano i sondaggi Emg, ovvero M5s con Sinistra Italiana e Verdi, non vanno oltre il 14% al momento.



Facendo un passo indietro e andando ad analizzare meglio l’origine di questo particolare momento politico, i sondaggi politici di Quorum-YouTrend per SktTG24 hanno provato a chiedere all’elettorato di chi pensano sia la responsabilità per la crisi di Governo che ha comportato lo scioglimento delle Camere. Ebbene, il politico che rappresenta per i cittadini lo “strappo” decisivo dal Governo è Giuseppe Conte: il 41,1% gli imputa la responsabilità della crisi, seguito a siderale distanza dal Premier Mario Draghi con il 9,5%. Salvini al 7,7% e Di Maio con la sua scissione dal M5s è solo al 7%: chiudono la “classifica” Meloni al 4%, Berlusconi al 3,7%, Renzi al 2,5%, Mattarella all’1,8% e Enrico Letta allo 0,7%.