Se si osservano solo le intenzioni di voto degli ultimi sondaggi politici – in questo caso Euromedia – sembra quasi che il Governo non stia passando un momento di complicatissima fase politica, in guerra e in astio su quasi tutto: Lega e M5s restano, assieme, una forza che si avvicina al 60% e non subiscono il ritorno delle opposizioni in maniera roboante. Se poi però si entra nella piega degli stessi numeri, si scopre come la Lega di Salvini sia ancora il partito maggiormente scelto dagli italiani (il 33% verso le Elezioni Europee) si può a ben ragione sostenere che il voto di fine maggio potrebbe dare uno scossone ben più “reale” di quanto le difficoltà di questo periodo stanno generando nel Governo Conte. Il M5s è in calo al 20,8% e i sondaggi politici di Euromedia mostrano come ormai il Pd viaggi stabilmente ad un solo “punto” di distanza dai rivali guidati da Di Maio: per i dem il 19,5% assieme al 3,8% di Italia in Comune-+Europa e l’1,2% di Verdi-Possibile porta fino al 24,5% dell’ipotetica coalizione di centrosinistra in vista delle Europee 2019.



EUROMEDIA (16 APRILE): IL REBUS DELLE TASSE

E il centrodestra? Con Salvini al 33% e Forza Italia al 10,6% in aggiunta all’alto 5,5% registrato da Giorgia Meloni negli ultimi sondaggi Euromedia, la situazione della coalizione vede un 49% su scala nazionale. Va detto che le Elezioni Europee hanno un sistema elettorale particolare e proporzionale per il quale le coalizioni hanno ben poco di vantaggioso da dimostrare, ma resta utile da capire in chiave di lettura post-voto se vi sia una alternativa al Governo gialloverde di questi primi frenetici 12 mesi a Palazzo Chigi. L’astensione è data ad oggi al 30%, ancora molto alta e senza una reale inclinazione verso quale parte propendere nelle prossime eventuali Elezioni Politiche: al netto del calo forte della sinistra (Articolo1-Mdp al 1,7%, La Sinistra all’1,3%) saranno ancora Lega e M5s a spartirsi le fette più importanti tra poco più di un mese a Bruxelles. Nel frattempo, gli stessi sondaggi politici di Euromedia mostrano un dato interessante in merito ad uno dei temi centrali tanto delle Europee quanto della singole politiche nazionali: le tasse e la relativa evasione. Alla domanda su dove si concentri di norma in Italia l’evasione fiscale, il 41,8% è convinto che sia la piccola evasione ad influire di più nella crisi economica nazionale mentre ben il 50% ritiene che sia la grande evasione (aziende e multinazionali) ad impattare negativamente sulle nostre finanze.

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