ASTENSIONE AL 45% VERSO LE ELEZIONI EUROPEE NEI SONDAGGI POLITICI TECNÈ: È IL PRIMO “VERO” PARTITO

Ragionare sui consensi delle singole liste in corsa verso il proporzionale puro delle Elezioni Europee 2024 è ovviamente sensato e legittimo: non tenere però conto che dai sondaggi politici generali di questi ultimi mesi, il dato sull’astensione si aggira sempre tra il minimo il 35%, massimo il 45%, vuol dire semplicemente non considerare il vero problema annoso della politica. Specie in un voto considerato (a torto) “lontano” come il rinnovo del Parlamento Europeo, l’elettore italiano sembra sempre più disaffezionato dalla politica e l’occasione sciupata di un mancato confronto tv tra le due principali leader del Paese è una riprova della fragilità politica di fronte a ragionamenti burocratici e “teorici”.



I sondaggi politici realizzati da Tecnè per Quarta Repubblica dello scorso 14 maggio certificano appunto un dato ancora molto alto (seppur in calo dello 0,3%) di chi ancora non sa, o peggio non vuole, votare il prossimo 8-9 giugno 2024: incerti e astenuti infatti tra gli intervistati del sondaggio per Mediaset ad un mese dalle Europee ha ancora un dato altissimo al 45,4%, di fatto il primo “vero” partito del Paese in questo momento. Non che la situazione sia molto più florida nel resto dell’Europa, deve preoccupare la disaffezione e la bassa affluenza alle urne: su questo, oltre che su programmi e candidati, dovrebbero ragionare i partiti in corsa per i 76 seggi “italiani” dell’Europarlamento. Da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 27,1% al Pd di Elly Schlein al 20,5%, il mancato confronto in Rai (per ostacoli burocratici degli altri partiti e dell’Agcom) non metterà di fronte le due leader candidate alle Europee, sebbene le loro liste valgano comunque meno del “partito” per cui quasi 1 italiano su 2 non vota.



CHI RISCHIA DI NON ENTRARE IN PARLAMENTO UE: COSA DICONO GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI SULLE EUROPEE

Rientrando nella più tradizionale logica delle intenzioni di voto, dietro alle liste al momento inarrivabili per tutti – FdI e Pd – al terzo posto troviamo sempre in zona di stallo il M5s di Giuseppe Conte, con un 15,9% secondo i sondaggi politici raccolti da Tecnè per Quarta Repubblica (e sulla scia dell’ultima Supermedia YouTrend che trovate qui, ndr). A differenza invece degli ultimi sondaggi Euromedia per “Porta a Porta”, la Lega secondo gli intervistati di Tecnè ad oggi vale comunque meno di Forza Italia-Noi Moderati: il Carroccio di Salvini sale al 7,9% mentre Tajani con Lupi resta al 9,9% dei consensi nazionali.



Guardando sempre i sondaggi politici chi invece dovrà lottare fino all’ultimo voto per entrare in Parlamento Ue sono le tre liste guidate rispettivamente da Matteo Renzi (con Emma Bonino), Nicola Fratoianni con Angelo Bonelli e Carlo Calenda: secondo le intenzioni di voto presentate a “Quarta Repubblica”, Stati Uniti d’Europa ad oggi vale un 4,5% di gradimento, la lista AVS con Ilaria Salis candidata scende al 4,2% e Azione resta proprio sulla soglia dello sbarramento al 4%. Fuori dai giochi – secondo questi sondaggi politici – le due “nuove” liste di Santoro e De Luca, ovvero Libertà (2,1%) e Pace terra e dignità (1,7%). Secondo le ultime stime di Tecnè sulla fiducia nel Governo andato Centrodestra l’elettorato risponde con un 39,3% generale di consenso, nettamente più alto invece per la Premier Giorgia Meloni che viaggia attorno al 43,3% su scala nazionale.