SONDAGGI POLITICI, ELEZIONI 2022: LE INTENZIONI DI VOTO, CROLLO M5S

Due importanti “sorpassi” che non vengono registrati da altri sondaggi politici ma che rappresentano comunque un’indicazione di come le sfide in vista delle Elezioni 2022 siano tutt’altro che già “scritte”. Secondo le stime dei sondaggi Tecné per Agenzia Dire pubblicate lo scorso 1 luglio, il Pd di Enrico Letta assieme ad Articolo-1 potrebbe già oggi raggiungere il 24,2% dei consensi: tenuto conto dell’accordo elettorale siglato ieri con Azione-Più Europa (che valgono al momento sul 4,9% secondo i sondaggi politici Tecnè), il bacino di voti per i Dem inizia ad impensierire la diretta rivale ovvero Giorgia Meloni. FdI infatti insegue al 23,8%, staccando di netto ancora Matteo Salvini e la Lega, al 13,9% su scala nazionale.



Il secondo sorpasso importante, dopo quello di Letta su Meloni, è dato dalla sfida agli antipodi tra M5s e Forza Italia: Berlusconi dopo la crisi di Governo è tornato in pianta stabile sulla scena pubblica e oggi attuare circa il 10,8% dei consensi superando così Giuseppe Conte in crisi al 9,4% (e ormai rassegnato ad una corsa in solitaria alle prossime Elezioni). Chiudono le intenzioni di voto Tecné, appena sotto Calenda, i Verdi con Sinistra Italiana al 4,1%, anche loro in realtà orientati ad un accordo di massima con il Centrosinistra lettiano. Italia Viva di Renzi, rilanciando l’ipotesi Terzo Polo, ad oggi non va oltre il 2,9%, con ItalExit di Paragone al 2,6% e tutti gli altri partiti “assieme” che valgono oggi non più del 3,4%.



PARTITI E PROGRAMMI: I SONDAGGI VERSO LE ELEZIONI

Molto interessanti i sondaggi politici offerti da Quorum-YouTrend in merito ai programmi specifici che i singoli partiti dovranno presentare nella campagna elettorale più breve della storia repubblicana: al netto delle alleanze che si stanno definendo – Centrodestra “solito”, campo largo Pd-Art1-Azione-+Eu-SI-Verdi-Demos, Italia Viva, M5s, ItalExit-Alternativa – per i cittadini elettori sono poi i programmi ancora oggi il discrimine spesso sulla scelta finale del voto. Ebbene, nei sondaggi Quorum è stato chiesto agli intervistati di indicare quale partito sarebbe più indicato per ciascuno dei temi principali proposti: su ambiente e clima, Si-Verdi raccolgono il 10%, davanti a Meloni 9,9%, Pd 9,7% e M5s al 6,6%.



Su inflazione e salari invece l’elettorato sembra fidarsi più del Pd al 14,5%, FdI 9,5%, FI 9,3% e Lega al 8,6%; in merito invece alla crisi energetica e rincaro bollette, sempre il Pd ottiene più fiducia (12,7%) davanti al 12,6% della Meloni, 7,9% di Forza Italia e 7,8% di Salvini. Evasione e fisco è Letta a spadroneggiare al 14,1% di consenso davanti all’11,1% di Fratelli d’Italia e 7,1% della Lega, così come anche su guerra e rapporti internazionali è il Partito Democratico a rappresentare la lista più “di fiducia” al 13,7% davanti a FdI 8,6%.Letta sempre in “testa” anche per i rapporti con la Ue, il futuro dei giovani e le conseguenze del Covid, mentre la Lega di Salvini ottiene più fiducia nel contrasto alla microcriminalità (14,4%, Meloni 12,6%), alla criminalità organizzata (14%, FdI 11,5%) e sull’immigrazione, 20,6% di fiducia per Salvini davanti al 13% del Pd.