RN VOLA NEI SONDAGGI POLITICI VERSO LE ELEZIONI FRANCIA 2024: MACRON -8% DA MELENCHON, BARDELLA OLTRE IL 35%
Le Elezioni Legislative Francia 2024 si avvicinano a grandi passi e i sondaggi politici verso il primo turno del 30 giugno prossimo – ballottaggio fissato il 7 luglio – non danno al momento grandi chances al partito di Emmanuel Macron. Marine Le Pen con il candidato Premier Jordan Bardella volano ancora altissimi con il 35,5% di consensi registrati dal Rassemblement National nell’ultimo sondaggio IFOP per LCI, Le Figaro e Sud Radio.
La convocazione delle elezioni anticipate dopo il disastro di Reinassance alle Europee, Macron ha lanciato un appello di unità nazionale contro l’avanzata della destra di RN, ma il cartello presidenziale “Ensemble” (“Insieme”) al momento non andrebbe oltre al 21%, in calo ulteriore rispetto alla rilevazione precedente. I sondaggi politici sulle Elezioni Legislative in Francia vedono infatti trionfare il RN in ascesa oltre il 35%, con l’unione delle sinistre di Melenchon – “Nouveau Front Popolaire” (che riunisce LFi, PCF, PS e Las Ecologistes) – che rimarrebbe al 29% e che vive dell’incertezza di una effettiva coabitazione tra il leader della sinistra francese filo-russo e il leader socialista in ascesa Glucksmann.
BARDELLA RIUNISCE (QUASI TUTTI) I REPUBBLICANI: I TRE BLOCCHI ALLE ELEZIONI LEGISLATIVE IN FRANCIA
Agli altri partiti in corsa per entrare nell’Assemblea Nazionale dopo le Elezioni anticipate resterebbero al momento solo le “briciole”: i Repubblicani di Ciotti dopo l’accordo in alcuni collegi uninominali con Bardella si sono divisi, con Sarkozy che condanna l’alleanza con Marine Le Pen. In termini di consensi i gollisti oggi secondo i sondaggi non andrebbero oltre il 7%, davanti a Divers al 3%, l’Estrema Sinistra all’1,5% e Reconquete di Zemmour che crolla all’1% dopo l’addio anche di Marion Mareschal, nipote di Le. Pen.
Al di là dei sondaggi politici, le Elezioni Legislative Francia 2024 richiamano l’attenzione non solo del Paese oltralpe ma dell’intera Europa che guarda ai risultati del prossimo Parlamento di Parigi come possibile “sblocco” delle trattative sulla nuova Commissione Ue. La sconfitta più o meno eclatante di Macron dirà infatti molto della convergenza verso il centro o verso destra del prossimo governo europeo, con il partito Renew-Reinassance del Presidente francese che si gioca davvero tanto non solo nel Parlamento francese ma anche in quello europeo.
Come dimostrano anche gli ultimi sondaggi politici di Francia, sono in tutto tre i maxi blocchi elettorali ai nastri di partenza delle Legislative: Bardella-Le Pen-Marion Marechal-Ciotti a destra, il fronte di “Ensemble” con l’ala macroniana e il blocco di sinistra di Melenchon: «Bisognava infrangere dei tabù, l’ho fatto e non lo rimpiango», ha spiegato il leader dei Repubblicani dopo l’accordo concluso con Bardella per correre assieme in una settantina di collegi strategici nel Paese. «La Francia sta per scomparire, la Francia sta crollando, bisogna rimetterla a posto. Gli uomini e le donne di buona volontà possono e devono unirsi per farlo», ha aggiunto Ciotti consapevole di avere dietro il consenso di parte importante dell’elettorato stufo delle alleanze di centro-sinistra da Hollande in poi. Secondo Sarkozy, gollista di ferro, la spaccatura della destra dopo la mossa di Ciotti è stata un errore (i sondaggi politici verso le Elezioni di Francia lo confermerebbero, ndr) e non bisognava andare in “braccio” al RN: «Quando la destra repubblicana è così debole, significa farsi assorbire», ha concluso l’ex Presidente gollista.