INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA: MELONI VOLA VERSO LE EUROPEE, GUADAGNANO ANCHE M5S E LEGA

Alle Elezioni Europee 2024 sarà probabilmente qui in Italia una sfida tutta al femminile tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, o almeno così dicono oggi i sondaggi politici sebbene le situazioni delle due leader siano di diverso tenore al momento: se infatti Fratelli d’Italia continua a rimanere saldamente il primo partito d’Italia, oltre che quello di maggioranza relativa in Parlamento, il Partito Democratico convive tra le varie divisioni interne delle correnti (l’ultimo caso è l’allontanamento dal ruolo di vicesegretaria provinciale a Verona per la consigliera cattolica Annamaria Bigon dopo il voto contro il partito sulla legge Fine Vita in Veneto).



Osservando i sondaggi politici pubblicati da Euromedia il 25 gennaio, emerge come in realtà anche M5s e Lega stiano crescendo in termini di consensi in una lunghissima campagna elettorale che si prospetta intricata nei prossimi mesi. FdI di Meloni resta al 28,5% mentre il Pd di Schlein indietreggia fino al 19,2% su scala nazionale, tallonato ormai dal M5s di Giuseppe Conte salito fino al 17,4%: la Lega di Salvini distanzia Forza Italia con il 9,1% contro il 7,1% degli azzurri mentre il possibile nuovo ticket Azione-PiùEuropa assieme oggi valgono un già discreto 6,8%. Chiudono le intenzioni di voto Euromedia i sondaggi politici su Renzi e Italia Viva, al 3,5%, Alleanza Verdi-Sinistra al 3,3%, ItalExit all’1,2% e Noi Moderati allo 0,4%. Questa settimana per Euromedia l’astensione in vista delle Europee s’alza fino al 39,1%.



CALENDA CON PIÙ EUROPA, PERCHÈ IL “MATRIMONIO S’HA DA FARE”: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI

Si chiamava Fronte Repubblicano ed è durato poco più di un soffio di vento nell’estate torrida del 2022: a due anni di distanza, l’ipotesi che Azione di Carlo Calenda e PiùEuropa del tris Bonino-Della Vedova-Magi possano nuovamente correre alle Elezioni, questa volte Europee, è molto più che probabile. I diretti interessati lo hanno fatto intendere e i primi sondaggi politici raccolti in questo senso per l’elettorato centrista raccontano di come l’unione Calenda-PiùEuropa “s’ha da fare”. Certo, i dissapori e gli attriti rimasti dopo quel Fronte Repubblicano – fallito perché l’ex Ministro del MISE si è tirato indietro dopo aver visto l’entrata nell’alleanza anti-Meloni della sinistra radicale di Fratoianni e Bonelli – non sono minimi.



Eppure i sondaggi politici dicono che l’alleanza si debba fare e possa anche convenire in un’ottica di sistema elettorale proporzionale puro: non solo il 6,8% complessivo varrebbe ad oggi l’unione nella stessa lista di PiùEuropa e Azione, ma anche la domanda diretta chiesta dal sondaggio Euromedia all’elettorato filo-radicali racconta di una scelta molto netta da operare. A domanda infatti, rivolta agli elettori di PiùEuropa, se convivierebbero un’alleanza in Europa con Calenda, il 66,5% sceglie per il sì, mentre solo il 13,5% rifiuterebbe /il 20% non sa/non risponde). Per capire quanto sia “preferita” tale via, viene posta la medesima domanda sull’altro polo centrista rappresentato da Matteo Renzi, presente alle Europee in lista con Italia Viva-Il Centro: qui l’elettorato di Bonino è nettissimo nell’escludere tale straagga col 93,5% dei consensi. Insomma, il Terzo Polo è definitivamente mandato in soffitta mentre la riproposizione del Fronte Repubblicano – senza Pd e sinistre questa volta – potrebbe essere un tema alle prossime Elezioni Europee che si terranno, come stabilito ieri dal Decreto Election Day in CdM, i prossimi 8 e 9 giugno 2024.