EMG SONDAGGI POLITICI, LA CORSA ALLE EUROPEE 2024: CENTRODESTRA VOLA, M5S FERMO, AVS “SBARRATA”

Ad 1 mese e 7 giorni dalle Elezioni Europee 2024 la corsa dei partiti verso l’ultima tranche di campagna elettorale vede “agitarsi” le varie segreterie con gli ultimi sondaggi politici che scandiscono ogni giorno l’eventuale crescita o calo del consenso anche se solo di pochi punti percentuali. C’è Giorgia Meloni a esempio che come capolista in FdI spera di ottenere un risultato il più possibile vicino al 30%, ma è già sicura del primo posto in Italia: c’è il “derby” nel Centrodestra fra Salvini e Tajani su chi finirà davanti all’altro alleato, poi un “campo largo” sempre più sfilacciato con Pd di Schlein attorno al 20% che vorrebbe tenersi a distanza i 5Stelle di Conte, e infine la corsa dei partiti che dovranno lottare con la soglia del 4% che prevede lo sbarramento di ingresso all’Europarlamento.



Osservando i sondaggi politici raccolti da Emg tra il 24 e il 25 aprile scorsi, lo scenario elettorale nostrano vede una sostanziale conferma del trend di questa settimana: con un’affluenza generale stimata non oltre il 54%, FdI di Meloni recupera terreno e guadagna il 27,5% di preferenze, la Lega supera gli azzurri e conquista l’8,7% mentre il binomio Tajani-Lupi nella lista unitaria pro-PPE non va oltre l’8,3%. Complessivamente il Centrodestra alle Europee potrebbe prendere attorno al 44,5% dei consensi, in linea (con qualcosa di più) rispetto alla vittoria delle Politiche nel 2022. Fa decisamente peggio il Centrosinistra che unendo Pd e galassie di sinistra non va oltre il 24,2%, con i grillini del M5s che restano invece fermi al 16%. I dem di Schlein nei sondaggi politici Emg non sfondano e restano al 20,5%, l’Alleanza Verdi-Sinistra invece verrebbe tagliata fuori ad oggi dai seggi Ue con il 3,7%. Chiudono le intenzioni di voto di Emg la lista di Renzi e Bonino – Stati Uniti d’Europa – al 5% netto mentre Azione di Calenda al 3,4%, lista pacifista Santoro 1,9% e lista di Cateno De Luca all’1,8% chiudono il “borsino “settimanale dei partiti.



DISAGIO MENTALE E ALLARME GIOVANI: I SONDAGGI ‘POLITICI’ DI SECONDO WELFARE

Uscendo un attimo dal “seminato” dei consueti sondaggi politici, le preoccupazioni sociali e gli scenari che investono il futuro di questo Paese – sempre più legato a doppio giro allo sviluppo dell’Europa – rappresentano un punto di costante confronto che non va sottovalutato. Stando ad esempio alle ultime analisi compiute da Secondo Welfare dell’Università degli Studi di Milano per “Corriere Buone Notizie” – citando i sondaggi Istat, Eurostat, OpenPolis e Con i Bambini – il dramma del disagio mentale e della depressione rappresenta una delle incognite maggiori per il presente e futuro di giovani europei.



Tra i 15 e i 24 anni cresce a dismisura il disagio e si arriva a punte del 39% degli under18 che addirittura soffre di depressione o complessità psicologiche-mentali: secondo le stime di Secondo Welfare occorre quanto prima ricrescere una sana rete a partire da famiglia e scuole, riaprendo il dialogo tra educatori e genitori. Come denuncia Valeria De Tommaso sul “Corriere”, dottoranda in Studi Politici alla Statale e ricercatrice di Percorsi Secondo Welfare, la condizione giovanile ad oggi ancora non è una priorità politica «e rischia di diventare un tema residuale». Se poi la media in Europa dell’abbandono scolastico si attesta attorno a 9,6 su 100, in Italia schizza a 11,5 di giovanissimi che non finiscono il percorso di educazione superiore ma che non trovano neanche poi tutti un lavoro stabile e una carriera avviata. «I giovani di oggi stanno molto peggio delle generazioni che li hanno preceduti. Devono essere loro i nuovi target delle politiche di welfare che è urgente ripensare. E la scuola è il luogo da cui partire per la tutela del benessere e della salute mentale di ragazze e ragazzi», spiega osservando i sondaggi in essere la ricercatrice di Secondo Welfare Chiara Agostini.