I SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA: COME CAMBIANO LE INTENZIONI DI VOTO CON MELONI-SCHLEIN CANDIDATE ALLE EUROPEE
È un tema di questo inizio 2024 e probabilmente lo sarà fino a che le due principali donne al potere in Italia, Giorgia Meloni ed Elly Schlein, non scioglieranno le riserve per la candidatura alle Elezioni Europee: FdI e Pd, secondo gli ultimi sondaggi politici, potrebbero cambiare e di molto la propria performance elettorale qualora fossero presenti (o no) le leader in lista. Detto che per Salvini, Calenda e Conte il “no” alla candidatura è già formalizzata, al contrario di Renzi (e forse anche di Tajani), le due donne che si sfideranno in primavera al duello tv potrebbero alla fine usare il voto di Bruxelles per canalizzare interessi e consensi attorno ai due già principali partiti in Parlamento.
Osservando gli ultimi sondaggi politici offerti da Euromedia Research per Porta a Porta – interviste tra il 22 e il 23 gennaio – emerge come FdI senza Meloni candidata potrebbe oggi ottenere un 28,5%, pronto a diventare però 29,3% qualora la Premier decidesse di partecipare alle Europee: di contro, Schlein al momento non avrebbe effetto “benefico” sul risultato del Pd, che invece calerebbe con lei dal 19,5% fino al 19% su scala nazionale. Sale e non di poco il M5s di Giuseppe Conte fino al 17,8%, addirittura 18,1% qualora l’ex Premier cambiasse idea in vista di giugno. Per la Lega di Salvini il risultato sarebbe in lieve perdita, con l’8,2% ottenuto con la presenza del vicepremier in lista, 8,4% senza; stesso discorso con Forza Italia che passerebbe dal 7,5% al 7,2% con Tajani candidato.
ZONE 30 KM/H IN CITTÀ: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI “BOCCIANO” IN PARTE IL MODELLO BOLOGNA
Chiudono le intenzioni di voto de sondaggi politici di Euromedia Research tutti gli altri partiti al momento sotto quota 5% nell’analisi nazionale: Azione al 4,3% si avvantaggerebbe con Calenda in lista fino al 4,6%, Alleanza Verdi-Sinistra resta al 3,3%, Italia Viva con Renzi passerebbe fino al 3,3% con il leader capolista, mentre PiùEuropa con Bonino rimane al 2,4% (ItalExit 1,3% e Noi Moderati 0,3% gli altri partiti). Questa settimana per i sondaggi politici Euromedia, l’astensione unita agli indecisi verso le Elezioni Europee sale al 36,5% su scala nazionale.
Ultimo elemento da prendere in considerazione, cambiando però decisamente argomento – pur rimanendo sulla stretta attualità politica – è la discussione sul limite a 30 km/h imposto dal Comune di Bologna (sindaco Pd Lepore), osteggiato dal Ministero dei Trasporti (con Salvini, Lega) per la capillarità con cui la “Zona 30” è stata inserita in tutta la città bolognese. A domanda diretta agli elettori intervistati da Euromedia, i sondaggi politici esprimono una generale condizione “favorevole” all’introduzione del limite di 30 km/h e non più 50 km/h in alcune aree della città, ma al contempo solo una piccola parte punta alla soluzione “made in Bologna”. Il 29% infatti è contrario a prescindere ad introdurre questo limite di velocità per i veicoli, mentre il 64,7% è favorevole: tra questi però, solo il 13% vuole la Zona 30 in tutta la città, il 21,5% la vorrebbe sempre tranne che per le strade a scorrimento veloce, il 30,2% punta solo al centro storico o al massimo alle aree vicino a scuole/parchi, come consigliato dalla direttiva in arrivo del Ministero.