I SONDAGGI POLITICI TECNÈ VERSO LE EUROPEE: CAOS SINISTRA, FDI SOPRA IL 27%, VOLA FORZA ITALIA

Ad un Centrodestra che si avvicina tra alti e bassi all’appuntamento delle Europe 2024, corrisponde un “campo largo” in crisi di identità con nessuna forza al momento realmente in grado di superare la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: questo dicono anche gli ultimi sondaggi politici raccolti da Tecnè per l’ultima puntata di Quarta Repubblica dello scorso 22 aprile 2024. Intenzioni di voto che presentano infatti ancora una netta distanza tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico, con un Movimento 5 Stelle ancora fermo attorno al 16% e con un tandem Tajani-Lupi che stacca nettamente la Lega di Salvini con consensi e numeri molto simili alle recenti Eleziono Regionali.



FdI di Giorgia Meloni nei sondaggi politici di Tecnè resta comunque primo partito del Paese con un 27,3% che proietta verso il 28% secondo altre stime emerse in questi ultimi giorni: il Pd di Schlein oscilla invece sempre tra appena sopra e appena sotto quota 20%, specie dopo le difficoltà riscontrate nelle liste di candidati alle Europee e nella tenuta delle correnti. Dietro al 19,8% dei Dem resta comunque a corta distanza il M5s di Conte con il 16,1% di consensi raggiunti questa settimana: al quarto posto sempre più vicino l’alleanza Forza Italia-Noi Moderati con il 10,1% delle preferenze. La Lega al 7,8% resta al momento l’ultima forza all’interno del Centrodestra, comunque davanti alla lista Renzi-Bonino “Stati Uniti d’Europa” con il 5%. Sotto il 4% e dunque al momento fuori dall’Europarlamento rimarrebbero l’Alleanza Verdi-Sinistra nonostante abbia appena candidato Ilaria Salis, insegnante anarchica detenuta in Ungheria: 3,8% per AVS, stessa cifra anche per Azione di Calenda nonostante il buon exploit alle Regionali lucane. Chiudono al 2,1% e all’1,6% le liste di De Luca e Santoro.



SONDAGGI POLITICI SUL 25 APRILE: 72% SI DICE ANTIFASCISTA, IL 75% ESCLUDE QUALSIASI RITORNO DELLA DITTATURA

Dalle intenzioni di voto nazionali ai sondaggi politici “aggiornati” alla particolare ricorrenza del 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo in Italia: al netto delle continue accuse rilanciate dalla sinistra nei confronti del Centrodestra a guida Meloni per una presunta subalternità e ambiguità nel contrapporsi al fascismo, gli italiani non sembrano pensarla come i vari Schlein, Landini e Fratoianni. I sondaggi politici mostrati da Antonio Noto su “La Repubblica” dimostrando infatti che solo un 25% radicato ritiene che il fascismo possa ancora tornare oggi in Italia.



Il 16% non sa/non vuole rispondere mentre il 59% esclude nella maniera più categoria il “fantasma” del neo-fascismo: così un 75% complessivo di italiani intervistati boccia la “lettura” dem nei giorni del nuovo caso in Rai sul monologo del 25 aprile dello scrittore antifascista Antonio Scurati. Ultima domanda riposta dai sondaggi Noto all’elettorato riguarda infine la consapevolezza e l’identità ribadita ne giorno della Liberazione: il 72% degli italiani si dicono ancora oggi “antifascisti”, il 13% non accetta tale definizione mentre il 15% non sa o non vuole rispondere.