SONDAGGI POLITICI, LE INTENZIONI DI VOTO TECNÈ: FDI AUMENTA SUL PD, STALLO M5S-CONTE
La crisi del Terzo Polo sembra polarizzare, almeno a livello mediatico, l’andamento politico attuale dei partiti italiani: eppure guardando i sondaggi politici elettorali di queste ultime settimane, ci si accorge di tanti altri aspetti che interessano tanto la maggioranza quanto le opposizioni. Ad esempio osservando i sondaggi politici realizzati da Tecné l’8 aprile scorso si assiste ad un lieve rialzo dei consensi per il primo partito nel Paese, Fratelli d’Italia, guadagnando ulteriore vantaggio su diretti inseguitori del Pd: con un’astensione ancora molto alta al 43,7% dei riponenti al sondaggio, le intenzioni di voto Tecné certificano per il partito di Giorgia Meloni un 29,7% su scala nazionale, mentre i dem di Elly Schlein restano ancora (di poco) sotto il 20%.
Al palo, ancora in stallo, il M5s di Giuseppe Conte fermo al 15,4% e con perdita di voti nell’elettorato spostatosi ormai verso il “nuovo” Pd tendente a sinistra della Segreteria Schlein: in salute resta invece la Lega di Salvini, all’8,7%, mentre recupera qualche punto Forza Italia all’8,1% (nell’attesa che possano migliorare le condizioni di salute di Silvio Berlusconi, qui l’ultimo bollettino medico del San Raffaele, ndr). Con lo scontro ormai palese ed esploso in seno al Terzo Polo è ipotizzabile che il 7,4% attuale nei sondaggi politici nazionali possa calare e di molto nei prossimi giorni: come riportano le analisi di YouTrend, in questi anni «ItaliaViva è stata davanti ad Azione nei sondaggi solo nei primi mesi di vita della formazione di Calenda. Da inizio 2021 Azione è stata costantemente sopra IV, soprattutto dopo la federazione, poi terminata, con +Europa». Chiudono i sondaggi politici di Tecné con l’alleanza Verdi-Sinistra al 3,1%, PiùEuropa al 2,1%, ItalExit 1,6% e tutte le altre liste che assieme non vanno oltre il 4,1%.
FIDUCIA GOVERNO E PREMIER MELONI, GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI
Rimanendo sui sondaggi politici realizzati da Tecné negli scorsi giorni, l’andamento oscillatorio delle emergenze da affrontare per il Governo Meloni – immigrazione, rapporti con Ue, Def e PNRR – non sta dando particolari scossoni in termini di consenso per il Governo di Centrodestra e per la sua leader. Ad oggi il 54,7% degli elettori intervistati dimostra piena fiducia nella Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con il 40,2% di detrattori e il 5,1% di “non so, non risponde”.
Diminuisce invece rispetto a Meloni la fiducia nell’esecutivo stesso: ad oggi solo il 47,9% mantiene piena fiducia nell’operato del Governo mentre il 44,8% contesta quanto svolto nei primi 6 mesi dopo le Elezioni Politiche. In ultima analisi, importante il sondaggio espresso da Termometro Politico lo scorso 7 aprile in merito al tema del Recovery Plan italiano: per il 32,6% l’Italia in ritardo sul PNRR è colpa del Governo Meloni incapace di usare le risorse europee; l’11,9% dà colpa al Governo Draghi per i ritardi accumulati negli scorsi mesi, mentre il 36% è convinto che i ritardi sul PNRR siano dovuti alla classe dirigente italiana in generale (incompetente e troppo incagliata nella burocrazia. Sempre dai sondaggi politici del Termometro emerge come il 16,8% dice di non avere grandi aspettati sul PNRR, «non è importante, facciamo meno debiti e ci leghiamo meno alla Ue».