FDI DAVANTI AL PD, LEGA SUL M5S: I SONDAGGI POLITICI ELETTORALI

È cominciata una settimana molto delicata per il Governo Draghi con diversi appuntamenti “chiave” in Parlamento che porranno i partiti di fronte a “scelte” importanti anche per il futuro prossimo della Legislatura: i sondaggi politici spingono le varie forze politiche a ragionamenti sul breve-medio periodo per non arrivare all’appuntamento delle Elezioni Politiche del marzo 2023 in “apnea” . Ucraina, droghe, Ius Scholae, Ddl Zan, pensioni, crisi gas e riforma fiscale: tanti i temi, poche le soluzioni “immediate”, tantissimi gli scontri ben rappresentati stamane dalle parole del leader della Lega Matteo Salvini, «Da domani noi voteremo solo e soltanto quello che serve all’Italia e agli italiani, il resto lo lasciamo votare a Pd e M5S. Si vota fra 240 giorni, non cambia la legge elettorale e vince il centrodestra a guida Lega».



Con il Governo insomma sempre più traballante, con la grana più imponente rappresentata dal voto di fiducia dei parlamentari M5s al Senato sul Dl Aiuti, i sondaggi politici stilati nei giorni scorsi da Euromedia Research danno la panoramica più “aggiornata” sull’attuale consenso elettorale nel Paese: FdI primo partito con il 22,3% davanti al Pd di Letta che insegue al 21,4%. Terza la Lega, in caduta al 14,5% davanti di 3 punti sul M5s di Conte, fermo all’11,3%. Forza Italia con Berlusconi rimane a galla con l’8,3%, mentre Azione-+Europa insegue con il 4,8%. Chiudono la classifica delle intenzioni di voto Italia Viva di Renzi al 2,3%, ItalExit di Paragone al 2,6%, MdP-Articolo 1 all’1,4% e Sinistra Italiana-Verdi al 3,%.



FLUSSI SONDAGGI: DA DOVE VENGONO I “NUOVI” VOTI DI GIORGIA MELONI

Se dai partiti passiamo però alle coalizioni, la situazione auspicata dal leader della Lega si avvicina largamente a verità – sempre che ovviamente rimanga tale l’attuale legge elettorale: i sondaggi politici di Euromedia vedono un Centrodestra al completo in grado di prendere il 47,4% delle preferenze (FdI-Lega-FI-Altri partiti). Per il Centrosinistra invece, tenuto conto anche l’alleanza tutta da verificare tra Pd e M5s, lo svantaggio è di 10 punti elettorali “secchi”: 37,1% il totale della coalizione, a cui però viene lasciata per il momento fuori la componente centrista.



Il terzo polo auspicato da Calenda e Renzi, ad oggi, può sfiorare un 10% massimo sempre che nel 35% degli italiani al momento indecisi o in astensione non si convincano a concedere fiducia al polo centrista piuttosto che darlo alle due maxi coalizioni. La situazione elettorale insomma, non solo per i sondaggi, resta piuttosto indecifrabile. Interessanti invece i dati in arrivo dai sondaggi Ipsos per il “Corriere” circa i flussi elettorali di questi ultimi mesi, per capire anche come si stanno “spostando” i voti dopo le ultime Amministrative e la fase finale della Legislatura nata il 4 marzo 2018. Ad oggi, rivela Ipsos, metà degli elettori (il 49%) che nel 2019 votò Lega ora esprime la propria preferenza per il partito di Giorgia Meloni; nel Pd, il 74,9% dei voti di coloro che nel 2019 votarono alle Europee confermano la loro scelta, ma non attrae voti da altre parti. Debacle M5s per Conte: ha perso più della metà dei voti, orientati verso l’astensione (il 23,6%), il 5,4% verso il Pd e addirittura il 5,9% verso Fratelli d’Italia.