Nuovo appuntamento con i sondaggi politici di Termometro politico, tra intenzioni di voto, referendum sulla giustizia e vaiolo delle scimmie. Iniziamo la nostra analisi dal gradimento nei confronti di Mario Draghi: non arrivano buone notizie per il primo ministro. Fiducia in calo al 41,1%: il 16,7% ha molta fiducia, il 24,4% abbastanza. Il 58,4%, invece, non ha fiducia nei confronti del premier: il 20,1% ne ha pochi, il 38,3% per nulla. Il restante 0,5% ha preferito non rispondere al quesito.



Passiamo adesso ai sondaggi politici sulle intenzioni di voto degli italiani. In vetta alla classifica troviamo ancora una volta Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni si attesta al 22,5%. Subito dietro c’è il Partito Democratico: dem quotati al 22,2%. La Lega occupa il terzo posto al 17,3%, mentre il Movimento 5 Stelle non va oltre il 13,2%. Forza Italia è data al 7,4%, mentre la federazione Azione/+Europa è stimata al 4,2%. I Verdi si attestano al 2,8%, seguiti da Italexit con Paragone al 2,6%. Infine, Italia Viva di Matteo Renzi al 2,3% e il Partito Comunista all’1%.



SONDAGGI POLITICI: I DATI DI TP

Passiamo adesso ai sondaggi politici di Termometro Politico legati ai prossimi referendum sulla giustizia. Il 32,6% degli intervistati andrà sicuramente a votare, mentre il 7,6% crede di sì ma non è ancora sicuro al 100 per cento. Il 6,5% andrà a votare solo se l’affluenza darà l’impressione di superare il 50%. Il 22% non crede di andare a votare, mentre il 26,8% non ha alcuna intenzione di recarsi alle urne. Il restante 4,5% ha preferito non rispondere al quesito.

Passiamo adesso ai sondaggi politici sul vaiolo delle scimmie, la malattia tornata in auge nelle ultime settimane e che ha riacceso il dibattito nel mondo scientifico. Quasi sette italiani su dieci non sono preoccupati: per il 34,3% ci sarà una diffusione limitata della malattia, mentre per il 34,9% l’allarme è esagerato. Il 24,1% si è detto un po’ preoccupato, anche se non crede che vi sarà una pandemia paragonabile a quella del Covid. Infine, il 3,8% è molto preoccupato e tema una emergenza epidemiologica come con il Covid. Il restante 2,9 non sa o non indica.