I SONDAGGI POLITICI EMG: TIENE IL CENTRODESTRA, RISALE IL PD DI SCHLEIN

Negli ultimi sondaggi politici realizzati da Emg per la Rai il 17 aprile emerge come il Centrodestra, nonostante il calo negli ultimi giorni della Lega, tiene “botta” nel consenso nazionale nonostante la risalita sia del Pd che del Movimento 5Stelle. Al netto del 39% degli intervistati che dice di non votare/indecisi, i sondaggi politici elettorali di Emg raccontano una ripresa buona dei tre partiti più importanti dopo la “pausa” della Pasqua: FdI con Meloni risalgono al 27% (+0,4%), facendo meglio tanto del Pd di Schlein al 19,5% quanto del M5s di Giuseppe Conte al 17%.



Perde terreno invece la Lega di Matteo Salvini che torna al 9,3% perdendo lo 0,3% rispetto ai precedenti sondaggi dell’11 aprile: il Terzo Polo ormai del tutto “fratturato” mantiene un 6,9% complessivo, superato da Forza Italia di Berlusconi al 7,4% dopo i tanti messaggi di incoraggiamento per il ricovero del loro leader. Chiudono le intenzioni di voto dei sondaggi politici Emg l’alleanza Verdi-Sinistra al 2,9%, davanti al 2% di PiùEuropa, 1,4% di Unione Popolare, 1,2% di Noi Moderati.



VOTO MODERATI E FRATTURA TERZO POLO: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI

È però sul caos avvenuto internamente al Terzo Polo che si concentrano le altre domande dei sondaggi politici Emg realizzate tra il 13 e il 17 aprile scorsi: la frattura tanto sul piano umano tra Renzi e Calenda, quanto sul fronte politico sul progetto del partito unico, viene vissuta come forte delusione dall’elettorato specie moderato. Secondo il 30% degli intervistati, la colpa del fallimento finale del Terzo Polo è da imputare al leader di Italia Viva Matteo Renzi mentre solo il 16% imputa responsabilità a Carlo Calenda.



Interessante invece il giudizio espresso dall’elettorato circa i potenziali “moderati italiani centristi” che rimangono senza la proposta politica – che era ancora tutta da costruire dopo il Congresso a questo punto saltato – del Terzo Polo, o “Italia in Azione”: secondo il 26% i moderati si sentono rappresentati più dalla maggioranza del Governo, il 10% dalle forze di opposizione del Centrosinistra mentre solo il 18% da un Terzo Polo autonomo e indipendente da maggioranza e opposizione. La maggioranza vera, il 46%, dice di non sapere e non volere rispondere.