I NUOVI SONDAGGI POLITICI YOUTREND: CENTRODESTRA SALE AL 46%, TERZO POLO PERDE IL 2%
Negli nuovi sondaggi politici condotti da YuoTrend-Quorum per Sky TG24 tra il 17 e nel 23 aprile emerge con ancor più nettezza un dato: a crescere in Italia è praticamente solo la coalizione del Centrodestra, mentre tanto per il Pd quanto per il M5s (al netto del “segno +”) cala il gruppo di alleati a sostegno nell’area progressista. Fratelli d’Italia guadagna lo 0,5% rispetto agli stessi sondaggi politici di una settimana fa e si situa al 29,4%, meglio addirittura fa la Lega di Salvini che con lo 0,6% in più raggiunge l’8,7% su scala nazionale. Forza Italia stabile al 6,8% mentre guadagna terreno anche Noi Moderati con l’1,3% complessivo (+0,4% rispetto alle intenzioni di voto YouTrend del 17 aprile).
Complessivamente il Centrodestra sale al 46,2% delle preferenze tra gli elettori, staccando di 21 punti netti il Centrosinistra a guida Pd: i dem di Schlein guadagnano anche lo 0,4% fino al 20,7% complessivo, ma perde quota sia l’Alleanza Verdi-Sinistra al 2,6% che PiùEuropa al 2,1%. Il Movimento 5Stelle di Conte guadagna fino al 16,9% mentre discorso più complesso riguarda il Terzo Polo: dopo la frattura netta tra Calenda e Renzi, il progetto del partito unico viene definitivamente dato per fallito e con pesante conseguenze anche sull’attuale consenso dei due partiti alleati fino all’altro ieri. Azione cala fino al 3,5% mentre Italia Viva resta al 2,1%: come spiegano bene dai sondaggi politici YouTrend, «il Terzo Polo diviso perde tanti consensi. Azione e Italia Viva perdono (sommati) quasi 2 punti percentuali rispetto al Terzo Polo sondato come unito una settimana fa (da 7,3% a 5,6%)».
I SONDAGGI POLITICI DEL “TERMOMETRO”: CRESCE TUTTO IL CENTRODESTRA, PD SOTTO IL 20%
Nei sondaggi politici realizzati dal “Termometro Politico” tra il 20 e il 21 aprile emerge un dato su tutti: al netto delle polemiche sul 25 aprile, sul “pericolo fascismo”, sul fronte migranti e sul futuro economico di pensioni e lavoro in Italia, il Centrodestra al Governo non vede calare il proprio consenso. Anzi: ad oggi il 29,2% degli elettori intervistati dai sondaggi politici del “Termometro” voterebbe per FdI mentre “solo” il 18,7% – dato in calo rispetto alle precedenti intenzioni di voto – punta sul Pd di Elly Schlein.
Si attesta ancora attorno al 15-16% su scala nazionale il M5s di Giuseppe Conte (questa settimana si ferma al 16,2%) mentre risale di gran carriera la Lega di Salvini, ormai stabilmente a ridosso del 10% di consensi: al netto delle difficoltà per il ricovero di ormai quasi un mese per Silvio Berlusconi, Forza Italia risale nei sondaggi politici al 7,5% superando nettamente tanto Azione di Carlo Calenda al 4,3% quanto Italia Viva di Matteo Renzi al 2,5% (separati dopo la frattura del Terzo Polo). Come ha detto oggi il leader ed Ministro MISE, «Il divorzio da Italia viva lo stiamo pagando nei sondaggi ma soprattutto personalmente. Non penso che Matteo Renzi sia un mostro, penso che siano stati 20 giorni di attacchi continui a cui io non ho risposto. Alla fine è successo che la situazione è degenerata. Agli attacchi ho risposto una volta e ho fatto con un post sbagliato, i toni erano troppi forti. Quello mi è uscito male, è stato l’unico attacco personale». Chiudono le intenzioni di voto del “Termometro” con un 2,4% per ItalExit così come per PiùEuropa, 2,2% l’Alleanza Sinistra-Verdi in crollo verticale, 1,5% Democrazia Sovrana e Popolare, così come per Unione Popolare.
“SOSTITUZIONE ETNICA” E RISCHIO FASCISMO: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI
Sempre rimanendo nei sondaggi politici condotti dal “Termometro” a pochi giorni dalla ricorrenza del 25 aprile, sul tavolo vengono posti due tematiche “affini” che vedono la sinistra incalzare contro il Governo Meloni: da un lato le dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida («Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica a causa del calo della natalità»), dall’altro il fantomatico “pericolo fascismo” agitato da parti delle opposizioni, in primis la neo-Segretaria Pd Elly Schlein. Ebbene gli italiani intervistati si dividono su diverse posizioni, ma la maggioranza di loro non crede al ritorno del fascismo e della dittatura sotto il Governo democraticamente eletto il 25 settembre scorso.
Solo il 21% crede alla tesi Schlein per cui vi è “pericolo di fascismo e suprematismo bianco” in Italia sotto il Governo Meloni: il 20,3% ritiene che vi sia parte del Paese che remi verso quella direzione di estrema destra ma i tempi sono così cambiati che non preverranno. Il 19,1% rileva invece che «le opinioni e le espressioni sotto accusa in realtà indichino un legittimo conservatorismo, non fascismo o suprematismo bianco»: la stragrande maggioranza invece – il 38,1% secondo i sondaggi politici del Termometro – pensa che il vero pericolo sia «l’ideologia progressista che vuole la fine dell’Italia, della sua cultura e della sua tradizione». Giudizi simili arrivano nei confronti del Ministro in quota FdI, cognato della Presidente del Consiglio: il 29,9% pensa che Lollobrigida abbia ragione, «è in atto una sostituzione etnica in realtà pilotata da alcune elite, e lo trovo un fatto molto negativo»; per il 16,5% invece ha ragione il Ministro anche se «non credo vi sia una regia esterna la sostituzione etnica di fatto è una realtà e la trovo una cosa negativa». Il 19,5% sottolinea come l’aumento di persone straniere in Italia «non è un fatto né positivo né negativo, conta la singola persona, non la sua nazionalità o quella dei genitori»: da ultimo, il 30,7% pensa che una società multietnica «in cui convivano alla pari la cultura italiane e le altre, può essere solo positivo per l’Italia, non c’è da preoccuparsene».