LE INTENZIONI DI VOTO DEI SONDAGGI POLITICI TERMOMETRO: MELONI RESTA AL TOP, LEGA SOTTO 10%, PD SOPRA 19%

Un Centrodestra che tiene ancora nettamente sopra la media delle ultime Politiche, con però un Pd in ripresa e un Movimento 5Stelle ancora fermo attorno al 16% su base nazionale: questo e molto altro raccontano gli ultimi sondaggi politici elettorali raccolti dal Termometro Politico tra il 31 gennaio e l’1 febbraio scorso, pubblicati poi il 2 febbraio dal medesimo sito online. Tra le proteste degli agricoltori e i dossier internazionali è un periodo piuttosto intenso per la Premier Meloni, la quale però non vede scendere di molto il consenso secondo questi sondaggi del Termometro, anzi: FdI avanza ulteriormente al 29,1% su base nazionale, quasi 10 punti secchi in più del Pd di Elly Schlein, che insegue con il 19,6% in recupero però rispetto alle scorse settimane.



Al terzo posto resta fisso il M5s di Giuseppe Conte, fermi al 16,2% anche se comunque nettamente avanti di 7 punti sulla Lega di Matteo Salvini, impegnata nella lunga campagna elettorale verso le Europee per provare a recuperare consenso perso negli ultimi due anni: proseguono le intenzioni di voto per il Termometro Politico con il dato su Forza Italia, in lieve recupero fino al 6,8% su scala nazionale, mentre chiudono la lista dei sondaggi elettorali il 3,8% di Azione-Calenda, 3% Alleanza Verdi-Sinistra, Italia Viva-Renzi al 2,6%, PiùEuropa 2,4%, Democrazia Sovrana e Popolare 1,7%, Unione Popolare 1,5%, Per l’Italia-ItalExit 1,4%. Resta infine ancora alta la fiducia dell’elettorato nella Presidente Meloni, un complessivo 42% tra “favorevoli” e “molto favorevoli”, mentre il 45,8%



PROTESTA AGRICOLTORI E ILARIA SALIS, GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI DI GIORNATA

Rimanendo ancora un attimo sui sondaggi politici del Termometro, interessante l’intervista fatta sulla vicenda del carcere in Ungheria per Ilaria Salis, specie dopo che il padre ha attaccato il Governo Meloni per non essere intervenuto attivamente per provare a trasferire la 39enne maestra anarchica-antifascista in un carcere italiano in attesa del processo. Ebbene, il 29,7% degli intervistati ritiene che Salis sia stata arrestata per motivi politici in un Paese come l’Ungheria per non è civile, con trattamenti indegni: il 30,3% invece non si pronuncia sull’accusa in attesa del processo ma condanna le catene usate durante l’udienza in Aula a Budapest. Per il 25,9% invece Ilaria Salis ha commesso un crimine e ben sapeva come sarebbe stata trattata viste le regole del sistema giudiziario ungherese, dunque ha piena responsabilità in merito; da ultimo, l’11,4% ritiene che la donna sia «violenta e pericolosa» e dunque l’Ungheria fa bene a punirla duramente.



Dal caso Salis alla protesta clamorosa tra Ue e Italia degli agricoltori sui trattori fermi nelle strade, il tema politico del momento è certamente la variegata contestazione del popolo agricolo nei confronti dei provvedimenti green dell’Europa e sul sistema di esenzioni/sussidi a livello nazionale. Secondo gli ultimi sondaggi condotti da Ipsos per Itv Movie tra il 5 e il 6 febbraio, il 66% degli italiani sentiti nell’analisi stanno con gli agricoltori che protestano in quanto «la Commissione Europea e il Governo li penalizzano»; il 16% invece boccia la protesta sostenendo che gli agricoltori «non possono ricevere sussidi ed aiuti di Stato in eterno». In particolare sul blocco delle strade coi trattori, il 54% degli intervistati Ipsos spiega di essere disposto «a sopportare il disagio di un blocco stradale in quanto queste persone devono poter lottare per la loro causa», mentre il 33% chiede di non bloccare più le strade, esattamente come gli ambientalisti di Ultima Generazione, in quanto «la gente deve poter circolare e lavorare».