Arrivano importanti variazioni nei sondaggi politici firmati da Swg per Tg La7, i primi dopo la pausa estiva. Nessun sorpasso da raccontare, la alcune distanze sono meno profonde rispetto a maggio o giugno. Le intenzioni di voto segnalano subito il netto calo di Fratelli d’Italia: il partito del premier Giorgia Meloni perde l’1,2 per cento e si attesta al 28,2 per cento. Passettino in avanti invece per il Partito Democratico: i dem di Elly Schlein passano dal 20,0 al 20,1 per cento. Terzo posto per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che guadagna lo 0,6 per cento e si porta al 16,9 per cento.
I sondaggi politici di Swg segnalano in calo sia la Lega che Forza Italia: il Carroccio di Matteo Salvini passa dal 9.7 al 9,4 per cento, mentre gli azzurri scendono dal 7,2 al 6,4 per cento. Tra i partiti minori spazio ad Azione di Carlo Calenda al 3,5 per cento, Verdi e Sinistra al 3,3 per cento e Italia Viva di Matteo Renzi al 2,8 per cento. Chiudono la classifica +Europa al 2,6 per cento, Per l’Italia con Paragone al 2,2 per cento e Unione Popolare all’1,9 per cento.
Sondaggi politici: i dati di Swg
Passiamo adesso ai sondaggi di Swg dedicati agli episodi di violenza sessuale registrati nelle ultime settimane. L’istituto ha chiesto agli italiani cosa fare per prevenire gli episodi di stupro. Il 60 per cento ha indicato pene detentive più severe nei confronti degli stupratori. Il 39 per cento iniziative per spiegare ai maschi il rispetto per la donna, il 38 per cento percorsi di formazione ed educazione nelle scuole, mentre il 33 per cento ha citato la castrazione chimica per chi violenta. Il 23 per cento ha citato corsi di autodifesa e strumenti per difendersi dagli assalitori. Poi sotto il 20 per cento spazio a bloccare l’accesso ai contenuti pornografici ai minori di 18 anni (17 per cento), sostegno alle famiglie per azioni di educazione sessuale e sentimentale (15 per cento), iniziative per spiegare alle donne i rischi legati all’abuso di alcol e droghe e all’adozione di comportamenti troppo disinibiti (14) e infine una presa di posizione netta da parte di uomini famosi come cantanti e attori (8 per cento).