Nuovo appuntamento con i sondaggi politici, che si concentrano anche quest’oggi, sabato 2 luglio 2022, sulle intenzioni di voto della popolazione italiana alle prossime elezioni politiche. L’indagine è stata realizzata da “Noto Sondaggi” per la trasmissione di Rai Uno “Porta a Porta” e ha, come data, quella di lunedì 27 giugno. La prima domanda del sondaggio è stata: “Se oggi si votasse per le elezioni politiche, Lei a quale partito darebbe il suo voto?”.



Un quesito al quale il campione di intervistati ha risposto così: il 22% premierebbe Fratelli d’Italia, che si conferma dunque primo partito in Italia in termini di preferenze. Il 21%, invece, sosterrebbe il Pd di Enrico Letta, distanziato quindi esattamente dell’1% dalla realtà politica di Giorgia Meloni. Al terzo posto spicca la Lega (14%), staccata tuttavia di sette punti percentuali dal Pd. Si attesta al 10% il Movimento Cinque Stelle, seguito da Forza Italia all’8%. Seguono, nell’ordine: Azione/+Europa (5,5%), Italia Viva (3,5%), Insieme per il Futuro (Di Maio e sindaci) al 3%, Italexit (2%), Noi con l’Italia (2%), Italia al Centro (Toti) all’1,5%, Verdi (1,5%), Leu-Art.1 (1,5%), Coraggio Italia (Brugnaro) all’1%, Sinistra Italiana (1%) e altri (2,5%).



SONDAGGI POLITICI: 27% ITALIANI PREFERISCE IL CENTRODESTRA

“Noto Sondaggi”, come seconda domanda per il più recente dei sondaggi politici realizzato per “Porta a Porta”, ha chiesto: “Se oggi si potesse votare scegliendo solo la coalizione e non i partiti, quale schieramento voterebbe?”. In testa alla graduatoria delle risposte c’è il Centrodestra (27%), seguito da Centrosinistra (21%), Centro (16%), altro (15%), Sinistra (13%), Destra (8%).

Infine, il terzo e ultimo quesito dei sondaggi politici interroga gli intervistati circa una proiezione futura, sempre naturalmente in chiave politica: “Uno schieramento di centro potrà avere successo elettorale in Italia?”. In tal senso, le risposte sono state abbastanza disomogenee tra di loro, con gli interpellati che si sono parecchio divisi. Il “sì” ha riscosso il 34% dei consensi, mentre il “no” si è imposto con il 45% delle risposte. Il restante 21% non ha preso una posizione ben definita (“Non saprei”, ndr).