SONDAGGI POLITICI YOUTREND, LE INTENZIONI DI VOTO: CALO FDI, RISALGONO PD E M5S

Un lieve calo per Fratelli d’Italia non offusca un ultimo periodo fatto di nuova “crescita” dopo settimane di difficoltà: i sondaggi politici condotti da YouTrend-Quorum per Sky TG24 lo scorso 3 aprile certificano infatti la discesa del partito di Giorgia Meloni appena sotto il 29%, rimanendo però davanti ai diretti rivali di, rispettivamente, 8% al Pd e 12% ai 5Stelle. Le intenzioni di voto raccolte dagli ultimi sondaggi politici YouTrend raccontano di un generale riduzione della distanza di consenso tra Centrodestra e Centrosinistra, anche se rimanendo in un contesto dove a livello elettorale poi tutte le ultime sfide sono state vinte trionfalmente dai partiti a sostegno del Governo Meloni (Regionali Lombardia, Lazio e ora anche il Friuli). I numeri intanto dicono che FdI a livello nazionale vale il 28,8%, perdendo lo 0,1% negli ultimi 7 giorni: sale fino al 20,6% il Partito Democratico di Elly Schlein con nuovo balzo di 0,5% rispetto ai sondaggi politici YouTrend della scorsa settimana.



Bene anche il M5s di Conte che torna a crescere dello 0,6% e si porta fino al 16,4% dei consensi: prende quota anche la Lega di Salvini con il 9% raggiunto grazie all’ultimo +0,2%: non bene il periodo per il Terzo Polo che dopo aver “toppato” le Regionali FGV scende fino al 7,3% di consenso nazionale, appena davanti al 6,2% di Forza Italia (+0,3%). Chiudono le intenzioni di voto dei sondaggi politici per Sky TG24 l’Alleanza Verdi-Sinistra in calo al 2,7%, Per l’Italia con Paragone al 2,2%, PiùEuropa 2%, Noi Moderati 1,2%. Ad oggi il mix di “indecisi” e “astenuti” sale fino al 42,8%, non accennando a scendere come dato.



CAOS PNRR, GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI: IL 53% È PREOCCUPATO MA…

Dai partiti alle sfide che attendono la politica, gli altri sondaggi politici che prendiamo in considerazione nella nostra rassegna quotidiana arrivano questa volta dalle analisi Emg Different per la Rai, datati 3 aprile 2023. Nel pieno del dibattito tra Governo e opposizioni sulle sfide/ritardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il 53% è preoccupato che l’Italia non riesca ad ottenere per intero i fondi europei: il 21% invece segue più la linea del Governo che mantiene la calma ribadendo che ogni scadenza sarà rispettata, non senza però provare una interlocuzione con l’Europa per provare a cambiare alcuni parametri essendosi modificata e non poco la situazione internazionale economica rispetto a quando è stato scritto il PNRR.



Proprio stamane il Ministro dedito al PNRR, Raffaele Fitto, ha spiegato che «quando sono state scritte le regole non c’era la guerra». A domanda secca giunta sempre dai sondaggi politici Emg “I soldi del PNRR, secondo lei, vanno affidati a chi li sa spendere (come dice il sindaco di Milano Sala) o a chi ne ha bisogno, quindi alle regioni del Sud?”, il giudizio degli elettori è ampiamente dibattuto: il 42% ritiene che i fondi del Recovery Plan debbano andare solo a chi li sa veramente spendere, mentre il 38% ritiene debbano andare primariamente a chi ne ha davvero bisogno.